Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
www.blogbroadway.it
 
 

30/09/05


Calembour - 2

Ho supremo terrore di cosa potrà essere il nuovo talk-show "post-politico" di Italia1. Basterebbe a inquietarmi il fatto che verrà condotto dall'uomo che, se la storia d'Italia fosse andata in un'altra maniera, sarebbe presidente del Consiglio (per tacere del trashissimo spot in cui il suddetto, camicione di flanella a vista, sgobba in fonderia). Ma c'è di peggio. E quel peggio è la persona che ha pensato di chiamare un programma condotto da Martelli "L'incudine".
EuroParl.it




Calembour - 1

Il Bologna passa da Gazzoni Frascara a Cazzola, il patron del Motor Show. Già annunciati i primi due acquisti: il centrocampista Antani e il bomber Prematurato.
Calciomercato.com (una delle poche testate - ? - crumire durante lo sciopero dei giornalisti)




28/09/05


Novantasettimar


(nella foto, un signore distinto dice a un ometto con la cravatta rossa che "per i poteri conferitigli dalla Repubblica Italiana, viene proclamato Dottore in Ingegneria". ma secondo me non è vero.)




27/09/05


Agenda Chettimar - Meno 1 (do the neurotic)

Andato da parrucchiere. Parrucchiera nuova incapace. Dirglielo.
Spedire reclamo formale a Zef. Lepre non si alza alle 6.
Programma funziona. Ringraz. Ben. 16 per esorcista.
Assumere centralinista per smistare incoraggiamenti. Ringraz.
Preparato discorso. Buttarlo.
I have never been more ready in my entire life to do this right now. Never.
'nzomma.




26/09/05


Agenda Chettimar - Meno 2

Pelle umana bocciata. Studiare alternative. Suggerire cartongesso.
Probabili infinite ore di attesa. Portare Monopoli e anfet.
Chiamato Steph. Hawk. Chiesto sintetizzatore vocale.
D. rischia di perdersi in Pol. Comprati razzi di segnalazione.
Organizzare attacco chimico fasullo su Tang. Est. Speranza di strada sgombra merc. matt.
Programma non funziona più. Chiamare Ben. 16 per consulenza.




25/09/05


Agenda Chettimar - Meno 3

Riconsiderare copertina della tesi in pelle umana. Dirlo a L.
Prenotare tinta Prenotare permanente Andare dal parrucchiere.
Dire a E. e A. di picchiarsi fuori dall'aula della discussione. Iniziare a raccogliere scommesse. Chiedere a H. se gli avanza qualche randello.
Imparare a fare il nodo della cravatta. Comprare corso DeAgostini.




Rilancio

Io fossi Scalfarotto mi candiderei solo alle primarie del centrodestra. E poi rifonderei il Partito Liberale Italiano, tanto per prepararci al grande ritorno del pentapartito (prossimamente su questi schermi).
Wittgenstein




23/09/05


Voglio un silos, sì, lo voglio

Ormai creano (dicono di creare) energia da qualunque cosa: organica, inorganica, ecologica, tossica, viva, morta, moribonda o costipata. Adesso è il turno dell'urina.
Federico Mereta (via Paolo Valdemarin)




Ecumenismo

GB: LIBRO PER ORGANISTI TRATTATI COME 'JUKEBOX' DA PASTORI
(ANSA) - LONDRA, 22 SET - Organisti di tutto il mondo unitevi. E' l'appello di un libro pubblicato questa settimana in Gran Bretagna, che offre consigli alla categoria di musicisti piu' bistrattata di tutti i tempi. La tesi degli autori infatti è che gli organisti vengono trattati dai pastori anglicani come "jukebox umani", non possono decidere i brani da eseguire e devono sopportare orari di lavoro estenuanti. Il libro s'intitola "Everything Else an Organist Should Know" ovvero - Tutto cio' che un organista deve sapere - ed è stato scritto da Robert Leach e Barry Williams, due organisti affermati che hanno voluto compilare una guida per la categoria. Sebbene l'Inghilterra disponga di circa 30.000 organisti qualificati le chiese scarseggiano di musicisti e la causa principale, calcolata in due casi su tre, sarebbero proprio le incomprensioni che sorgono tra musicisti e i religiosi. Nel libro si legge: ''Secondo l'esperienza degli autori un organista può ritenersi fortunato se riesce a portare a termine la sua carriera senza aver litigato almeno una volta con un pastore''. Un insolito ma tipico motivo di scontro riguarda la messa della notte di Natale. Secondo i sacerdoti infatti in presenza di persone ubriache o che disturbano, l'organista sarebbe tenuto a suonare talmente forte da coprire il rumore, scegliendo un inno facile da cantare e portandolo avanti finchè il pastore non abbia risolto il problema.

A parte gli ubriachi molesti, è esattamente quello che succede normalmente allo scrivente. E' uno sporco lavoro, und so weiter.
(si ringrazia Zio Burp per la delazione)




22/09/05


Salti della quaglia

A questa cosa ci avevo pensato anch'io.

3 luglio 2004: aut-aut di AN che porta alle dimissioni di Tremonti dal ministero dell'Economia.
22 settembre 2005: Fini (con un sillogismo di dubbio significato) afferma che, se Berlusconi sfiducierà Fazio, sarà lieto di (ri)vedere Tremonti a via Venti Settembre.

Dov'è l'errore?
(però almeno AN ci ha messo un anno a compiere la sua conversione filosofica, Giavazzi è invece ricorso al rito abbreviato scendendo a venti giorni.)
Quarky, Repubblica.it, Ansa, Giuda Maccablog




19/09/05


Self-righteous suicide

"Trenitalia, scuse per vagoni sporchi
Carrozze eliminate se non pulite"

E fu così che le Ferrovie dello Stato dovettero buttare nella spazzatura l'intero materiale rotabile e riesumare i convogli trainati da cavalli.



(nella foto, il nuovo ETR in funzione sulla tratta Milano-Roma)

Repubblica.it




Leggi del crauto

1) Detta c la velocità della luce, la velocità di diffusione del Nauseabondo Fetore Di Crauto in un ambiente chiuso è indipendente dal volume dell'ambiente ed è pari a 2c (sic).
2) Detta S l'entropia dell'universo, il grado di disordine generato dalle elezioni tedesche è pari a SS.
(rossonero, verdegiallorosso, nerogialloverde, marroneapallinifucsia: che è, un parlamento o un colorificio?)




17/09/05


Disocchiupèscion

A questo punto l'obiettivo di Cellino e del Cagliari è palese: disputare 38 partite di campionato con 38 allenatori diversi.
Gazzetta.it




15/09/05


Anche i ricchi... you know

"Mumble mumble... c'è un dirigibile marrone senza elica e timone dentro me..."
"Aspetta che mi prendo un appunto, prima che me lo dimentico."
"Ma se siamo al Palazzo di vetro, non è che hanno anche la carta igienica a tema?"
"Che c'è, George, stai bene?"
"No, è che a pranzo c'ho mangiato la zuppa Vezzammòre e adesso c'ho un po' di traffico."
"Ho sganciato la bomba, sapete, sò pratico."
"Signore onnipotente del cielo e della terra, che schifo."
Corriere.it




Sorteggione fantozziano

[...] fino a che il centrodestra non propone l’elezione dei parlamentari tramite estrazione a sorte il risultato non è in discussione.
Suggerirei inoltre altri metodi altamente scientifici e di saldo impianto democratico, come "il partitone a un due tre stella" e "la gara di birra e salsicce".
Bellacci (via Gaspar Torriero)




Gatto nella caldaia

Un inventore tedesco sostiene di riuscire a ottenere carburante a partire da carta, plastica e pattume assortito. Ma, secondo la Bild, nella miscela vengono usati anche gatti morti. Venti gatti = un serbatoio: meglio dell'olio di colza.
Reuters




13/09/05


Il calcio dà alla testa

Il presidente del Messina, Franza, si è fracassato il cranio sui binari della stazione di Salerno per colpa dello spostamento d'aria di un merci.
KataWeb Sport




12/09/05


Anziani in gita

Di come Andre Agassi sia arrivato alle soglie della vittoria agli U.S. Open a trentacinque anni suonati.

"I colpi di Agassi sembrano più quello che sarebbero stati i colpi di Borg se Borg si fosse sottoposto per un anno a un trattamento di steroidi e metanfetamine, e avesse colpito ogni cazzo di palla quanto più forte poteva”. Questa è la calzante definizione che David Foster Wallace – in Tennis, tv, trigonometria, tornado – dà del tennista di Las Vegas. Come Björn Borg, anche Andre Agassi basa il suo gioco sugli scambi da fondo campo e su un temibile rovescio bimane, ma ha in più la capacità di buttare dall’altra parte della rete qualsiasi oggetto volante passi ad altezza-racchetta.
Agassi ha attraversato gli ultimi vent’anni di tennis trasformando la propria immagine nel corso delle stagioni come un’autentica icona pop. Il capellone dalle assurde magliette che aveva fatto dell’image is everything un credo si è trasformato nel calvo signor (Steffi) Graf: l’unica costante sono state le vittorie. E’ uno dei cinque giocatori ad aver vinto tutti e quattro i tornei del Grande Slam (e l’unico ad averlo fatto su quattro superfici diverse), ha vinto la medaglia d’oro alle Olimpiadi di Atlanta ’96 e sessanta tornei del circuito ATP. Molte volte lo si è dato per finito, per colpa di infortuni, mancanza di concentrazione o Brooke Shields, ma è sempre riuscito a rialzarsi. Come negli U.S. Open conclusisi ieri, nei quali il trentacinquenne Agassi era sì testa di serie numero 7, ma non godeva dei favori del pronostico, considerando anche le sempre più insistenti voci su un suo prossimo ritiro. In campo però ha sfoderato un tennis degno dei fasti del passato. E’ uscito indenne da tre battaglie consecutive al quinto set: dapprima l’ottavo di finale contro il belga Xavier Malisse, poi il quarto col redivivo talento americano James Blake (nel quale, persi i primi due set con un doppio 3-6, ha ribaltato il risultato chiudendo 6-3 6-3 7-6), infine la semifinale con l’altro giovane connazionale Robby Ginepri. Tennisti con oltre dieci anni in meno sulle spalle avrebbero dovuto prevalere, se non con l’abilità tecnica, almeno con la tenuta fisica. Invece il vecchio Agassi ha saputo essere paziente e, seppur con un fiatone incipiente, è riuscito a farsi strada fino alla finale. E nella finale contro il solito, chirurgico Federer poteva fare ben poco, ma il pubblico di New York ricorderà comunque a lungo queste due settimane di tennis.
La cavalcata di Agassi fa idealmente il paio con altri due celebri, inattesi exploit di vecchi campioni sul veloce di Flushing Meadows. Uno è la clamorosa semifinale di Jimmy Connors nel 1991 (all’alba dei 39 anni), con l’altrettanto clamorosa rimonta da 2-5 a 7-6 nel quinto set del quarto di finale contro Krickstein. L’altro è la vittoria nella finale 2002 di Pete Sampras, ultimo suo match in carriera e ultimo atto della principale rivalità tennistica degli anni Novanta, quella con lo stesso Agassi. Si potrebbe obiettare che se atleti a fine carriera riescono ancora a fare questi risultati è per via dello scarso livello medio del panorama tennistico attuale. Ma di fronte a un signore che rispedisce al mittente pallate a 240 chilometri all’ora senza fare una piega e che ha la carica agonistica di un ragazzino, non c’è età che tenga. Come ha dichiarato Ginepri al termine della semifinale: “E’ questo il motivo per cui è ancora in campo a trentacinque anni: crede ancora di poter competere con chiunque”. E ne ha ben donde.
Left Wing (Numero undici)




11/09/05


Il giorno del fesso

Quanto ridere fa la storia dei ladri che svaligiano casa di Ligabue durante il suo concerto?
(ovviamente non dirò che il nostro dopo i primi tre album poteva anche chiudere bottega e andare a vendere bibite. ops, l'ho appena detto.)
Repubblica.it




Cautelatevi

Casualmente, dopo le polemiche, adesso alla fine dello spot dell'892892 dichiarano esplicitamente "Risponde Il Numero Italia".




09/09/05


Canto del cigno

Il sudoku si sta perdendo come lacrime nella pioggia, ma Rep.it ha un estremo scatto d'orgoglio prendendo uno studio sugli effetti benefici per il cervello dell'enigmistica (in genere) e titolandolo "Il sudoku rende giovani". Non fosse ridicolo, sarebbe commovente.
Wittgenstein, Repubblica.it




08/09/05


Give wind a chance

Del perchè, con la benzina a tremilaliredelvecchioconio al litro, sarebbe il caso di puntare (anche) sull'energia eolica, con una soluzione che dovrebbe salvare capra (il patrimonio paesaggistico) e cavoli (il fabbisogno energetico).
La Voce




Stocasticismi

La legge di Sod dice che il fattore di rischio di un'attività a piacere (leggi: il Coefficiente di Sfiga) dipende da parametri come l'urgenza, la complessità e l'abilità del solutore. Secondo questo calcolatore automatico, comunque, l'unica cosa che ci può sempre salvare da disastri assortiti è un "backup plan". Che è ovviamente soggetto anch'esso alla legge di Sod, ma non diciamolo troppo forte ché magari non se ne accorgono.
British Gas, Murphy's Law Calculator (via Ander Costruksciòn)




05/09/05


Nero, nero, molto nero, cemento

All'inizio della seconda settimana degli US Open, qualche noterella a margine:
  • sorvolando su Roddick, buttato fuori a calcioni al primo turno dal lussemburghese Muller, Nadal conferma quanto dettomi dopo Wimbledon dal Salvatore della Patria: "Ciao, sono Rafael Nadal e come nella migliore tradizione ispano-argentina sono un incapace su qualsiasi superficie diversa dalla terra". Senza dare giudizi così estremi, un torneo sul cemento quest'anno l'ha vinto, ma una rondine non fa un polivalente.
  • Agassi rischia seriamente (Federer permettendo) di ripercorrere le orme di Pete Sampras nel 2002: vincere inaspettatamente il torneo e ritirarsi [1]. Nella sua parte di tabellone non è rimasto quasi nessuno. Mentre scrivo, Andreino è avanti 63 64 su Xavier Malisse. Se vincesse, incontrerebbe uno fra Robredo (che non è giocatore da veloce) e il redivivo Jason Blake. E in un eventuale semifinale, il suo avversario sarebbe uno fra Coria, Massu, Gasquet e Ginepri. Che, messi assieme, non fanno un quarto del suo palmares. A 35 anni, il signor Steffi Graf potrebbe chiudere in bellezza.
  • Moya e Srichaphan sono due tennisti in parabola discendente, ma tanto di cappello a Davide Sanguinetti che riporta l'Italia negli ottavi di finale dopo 11 anni. Il solito "tennista italiano con le spallucce vittimiste" di morettiana memoria avrebbe perso una partita come quella di questa notte (vinta dal nostro 63 46 67 76 76, dopo essere stato avanti 4-1 nel quinto set, aver avuto la palla del 5-1, averla sbagliata, essersi fatto raggiungere sul 5-5, aver avuto contro due palle del 5-6, averle annullate e aver giocato un paio di colpi fantascientifici nel tie-break finale).
  • nella duecentesima partita fra le sorelle Williams, per fortuna stavolta ha vinto quella brava.
  • del duello per il primato nel ranking mondiale fra Maria "Settoruccio" Sharapova e Lindsay "dimostro-cinquant'anni" Davenport ce ne frega assai poco, visto che l'unica tennista in attività degna di essere chiamata tale è questa.

[1] Tra l'altro, contro chi aveva vinto Sampras la finale del 2002? Proprio Agassi.
ATPtennis.com, Gazzetta.it, Rai Sport




04/09/05


Memorandum

Non andare in macchina a Monza nel weekend del Gran Premio. Segnatamente, non passare davanti alla stazione di Monza nel weekend del Gran Premio mentre centinaia di persone stanno aspettando la navetta per l'autodromo. Potresti dover rimuovere tuo malgrado pezzi di ferrarista dalle ruote.




02/09/05


Distrazioni

Devo confessare che ero cascato come un pollo nella trappola dell'892892: non mi era passato neanche per l'anticamera del cervello che non fosse un servizio Telecom. Era invece molto facile immaginare che, come tutti i numeri analoghi, costasse un rene.
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