Un blog che fa parte di una "casta di gente di sinistra"
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31/03/08


Exposé

Tutto molto bello, il prestigio internazionale, le infrastrutture, i posti di lavoro, la riqualificazione delle aree periferiche, il finale che sembra-che-hanno-vinto-gli-altri-e-invece-abbiamo-vinto-noi, l'Italia che fa sistema, Prodi e la Moratti che si sbaciucchiano, abbracciamoci forte e vogliamoci tanto bene.
Ma, per curiosità, voi per andare a vedere un(')Expo vi fareste xmila chilometri Stati Uniti-Milano o Giappone-Milano, giusto per fare qualche esempio? Perché, per quanto mi riguarda, ci sono circa 176.114.278 cose da vedere che vengono prima.




22/03/08


It's hard to be a saint in the city

Come ogni Venerdì Santo, ascolto la Passione secondo Matteo di Bach. Un piccolo rito, in mezzo a una settimana che al posto di essere il culmine della spiritualità cattolica si è trasformata nell'ennesima puntata di un'ininterrotta, terrenissima polemica.
I vescovi parlano della legge elettorale. Dei precari. Delle migliori tecniche di coltivazione dei carciofi. "Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica", e da qualche tempo mi viene un po' di mal di pancia a continuare a fare distinguo fra una gerarchia che fa di tutto per perdere la mia fiducia e una divinità a cui non posso fare a meno di credere.
Troppo eterodosso per essere un buon cristiano, troppo clericale per essere un buon laico, incasso i "bigotto!" e i "peccatore!" senza fare una piega, mantengo chiara la distinzione fra gli ambiti in cui devo essere "cittadino" e quelli in cui devo essere "credente", adotto come dogma il rispetto delle posizioni altrui. E se c'è chi mi considera fra gli "spiriti sempliciotti, incapaci di mediazione culturale, impotenti e spaventati di fronte al trionfante cammino della ragione moderna", scusatemi la sboronaggine, è un problema suo, non mio.
Stasera mi farò due ore e mezza di veglia pasquale, full optional. Mi addormenterò alla sesta lettura, farò cantare dei bei brani ai miei vecchietti del coro e ritroverò, anche se solo per cinque minuti, il senso di tutto questo credere:

perché l'umiliazione di un Dio
ci insegnasse la mitezza di cuore
e la glorificazione di un uomo
ci offrisse una grande speranza


Uno poteva starsene in panciolle a fare il Dio, godersi il panorama e farsi un giretto da basso quando capitava, e invece ha deciso di venire qui a prendersi il raffreddore, andare in bagno, infilarsi schegge di legno sotto le unghie e, dulcis in fundo, fare la fine del sorcio. Magari non è vero niente, ma se un senso c'è, per me non può che essere questo.

(e buona Pasqua.)
YouTube, Wikipedia, Far finta di essere sani, PIAMS




16/03/08


Effetto memoria

Mi ricordo di un ricordo,
spero che non me lo scordo.
Un ricordo di fanciullo
che mi dona sicurezza,
e per non dimenticarlo
io mi alleno a ricordarlo.


L'altro giorno mi è sembrato di essere tornato negli anni '60: c'è chi parla di "nuovo boom", chi di "nuova recessione", in America c'è un nuovo Kennedy e Baustelle ed Elio e le Storie Tese fanno due canzoni che, testo a parte, potrebbero tranquillamente essere state una sigla di Canzonissima.

Non mi scordo del futuro,
non prevedo il mio passato,
mi ricordo del presente,
solo che non serve a niente!


L'altro giorno mi è sembrato di essere tornato negli anni '80: sulla strada per l'ufficio mi trovo davanti un enorme cartellone pubblicitario di Aiazzone, si parla di boicottaggio alle Olimpiadi, di nuova DC, di bambini caduti nel pozzo, il dollaro è debolissimo e il mio medico passa gli ultimi dieci minuti della visita a dirmi che "quand'eri piccolo eri proprio un bel bambino" (anche se ho il sospetto che l'abbia detto perché le regolavo l'orologio digitale dell'ambulatorio a gratis).

Mi ricordo che in futuro
sarò pieno di ricordi:
quella notte a Palinuro
che incontrando Alberto Sordi
lui mi disse: "Mi ricordi
me da vecchio nel passato"


L'altro giorno leggevo sul Corriere la pagina delle lettere a Sergio Romano. Incredibile a dirsi, non parlava di qualche oscura vicenda diplomatica della guerra di Crimea, ma di un fatto più terra terra:
  • oggi un barile di petrolio costa 110 dollari, un dollaro vale 1,55 euro: un barile di petrolio costa circa 70 euro;
  • un anno e rotti fa un barile di petrolio costava 70 dollari, un dollaro valeva circa un euro: un barile di petrolio costava circa 70 euro.
Ma il prezzo della benzina è aumentato a dismisura rispetto all'anno scorso. Di questa cosa così elementare non se n'è accorto praticamente nessuno.

Siamo bravissimi a ricordarci della fuffa e a recuperarla quando non abbiamo pensato a nient'altro di meglio. La sigla dei cartoni animati, quanto valevano i gettoni del telefono, quanti governi ha fatto Andreotti. E invece non riusciamo neanche ad analizzare quello che ci è successo l'altro ieri. Penso a tutto questo e mi sembra come quando gioco a scacchi e, al posto di avere la visione di tutte e sessantaquattro le caselle, bado solo a un quadratino di due caselle per due, penso di avere la vittoria in tasca, e mi fanno scacco matto senza neanche che me ne renda conto.

Ma c'è un dubbio che mi assale:
mi ricordo che ho un ricordo
ma non mi ricordo quale.




06/03/08


Apocrifia - 9

Ideale prosecuzione della Ballata del programmatore, liberamente ispirata a "Largo il factotum", di Rossini-Sterbini, vincitrice morale del cinquantottesimo Festivàl della Canzone Italiana.

Largo al factotum dell'EDP, largo!
Presto in azienda che l'alba è già, presto!
Ah, che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere
per l'assistente dell'EDP, dell'EDP!

Ah, bravo Chetti! Bravo, bravissimo, bravo!
Fortunatissimo per verità! Bravo!
Fortunatissimo per verità,
fortunatissimo per verità!

Pronto a far tutto,
la notte e il giorno
sempre a installare in giro sta.
Miglior cuccagna per l'assistente,
vita più nobile, no, non si dà.

Cavetti e monitor,
dischetti e codici,
al mio comando
tutto qui sta.
Dischetti e codici,
cavetti e monitor,
al mio comando
tutto qui sta.

V'è la risorsa
del formattone
con la workstation e con il server,
con la workstation e con il server.

Ah che bel vivere, che bel piacere, che bel piacere
per l'assistente dell'EDP, dell'EDP!

Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono,
capi, operai, dottori, impiegate
Qua l'antivirus... Presto la posta...
Qua il gestionale... Presto la stampa...
Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono,
Tutti mi chiedono, tutti mi vogliono,
Qua l'antivirus, presto la posta,
Presto la stampa, ehi!

Chetti! Chetti! Chetti! Chetti!

Ahimè, ahimè, che furia!
Ahimè, che folla!
Uno alla volta, per carità, per carità, per carità!
Uno alla volta, uno alla volta,
uno alla volta, per carità!
Chetti! Son qua.
Ehi, Chetti! Son qua.
Chetti di qua, Chetti di là,
Chetti di qua, Chetti di là,
Chetti di su, Chetti di giù,
Chetti di su, Chetti di giù,
Pronto prontissimo son come il fulmine:
sono il factotum dell'EDP,
dell'EDP, dell'EDP, dell'EDP, dell'EDP!

Ah, bravo Chetti! Bravo, bravissimo!
Ah, bravo Chetti! Bravo, bravissimo!
Fortunatissimo, fortunatissimo per verità!
A te fortuna non mancherà!
Sono il factotum dell'EDP,
sono il factotum dell'EDP,
dell'EDP, dell'EDP, dell'EDP, dell'EDP!


(il qui presente factotum vi invita inoltre a fare un giro su uno dei motivi della sua sparizione nelle ultime tre settimane - nome in codice: "nun c'ho tempo manco p' annà 'n bagno" -: il sito della Fondazione Italianieuropei. nel cassetto delle fesserie che potrò raccontare ai miei nipotini, da oggi c'è anche "ho lavorato per D'Alema".)