Il fascino indiscreto degli stretti: ci piazzi di fianco un bel castello, con delle simpatiche batterie di cannoni puntate sulle navi che passano, e a chi non paga il pizzo gli tiri giù la barca a pallate. Un sistema infallibile.
Per fare le cose per bene, non fai un castelluccio da quattro soldi con due torrette, un salone e quattro tavolacci marci: fai una reggia coi controfiocchi, e quando un incendio te la rade praticamente al suolo la ricostruisci ancora più bella, anche se con tutte le sigle "C4" sparse per le varie stanze ogni tanto hai l'impressione di essere in una fabbrica di esplosivi, mentre invece si tratta solo di vecchia, sana megalomania.
Poi l'italiano in gita, passeggiando sui bastioni del castello costeggiando il mare d'inverno, si fa tagliare la pelle della faccia dal vento, vede la Svezia all'orizzonte e pensa che quello scenario sembra cucito su misura per la vicenda di Amleto. Dimenticandosi che Shakespeare a Elsinore/Helsingør non c'è mai stato.