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16/06/04
:: by :: TAcchAN
The NBA Finals - 5
Diciamolo subito: e' finita. E' durata si e no un quarto la resistenza dei Lakers mentre la gente di Detroit era pronta a esplodere e a festeggiare; ancora una volta non c'e' stata partita: Detroit e' troppo piu' forte fisicamente, ha troppe piu' energie, e' troppo piu' squadra, e ha un allenatore straordinario.
Da segnalare in questa Gara5 l'inno cantato da Aretha Franklin, il frastuono del Palace, un Ben Wallace incredibile e l'orgoglio di Kobe che all'ultima partita in maglia Lakers (o almeno cosi' sembra), e' stato l'ultimo ad abbandonare la sfida cercando da solo di limitare i danni lasciato in campo da Phil Jackson in un quintetto senza senso che sembrava costruito per umiliarlo con avversari sopra di 25 e compagni che avevano visto il campo pochino (giustamente) in questa serie finale.
Visto che la partita non ha dato grandi spunti si puo' dire comunque che Detroit ha creato una delle piu' grosse sorprese nella storia NBA: non c'era molta gente che avrebbe scommesso un centesimo sui Pistons, beh, ci siamo sbagliati un po' tutti. Il fattore decisivo, secondo me, ha il nome di Karl Malone: l'uomo che cambia volto difensivo ai Lakers, l'uomo che ha limitato Tim Duncan e Kevin Garnett, l'uomo che in attacco permette a Shaq di ricevere piu' palloni dentro senza la doppia copertura (e contro Detroit la doppia copertura si chiama Wallace ed e' un problema anche per O'Neill); con Malone in forma la serie sarebbe stata completamente diversa, senza abbiamo visto Rasheed Wallace abusare dei vari Walton, Medvedenko, Cook.
MVP della serie e' stato premiato Billups, e onestamente e' una scelta che, nella logica dello spettacolo e del premiare il talento offensivo, ci sta. Ma come si fa a non vedere che il vero MVP e' stato Tayshaun Prince? Bryant era in forma e aveva voglia, tanta, di decidere le finali, eppure non e' stato un fattore determinante, Gara2 a parte. Solido nelle scelte offensive, impressionante nella tenuta difensiva, l'uomo che ha chiuso la via per Detroit a Carmelo Anthony e' costruito per giocare a Basket, su entrambi i lati del campo. Una menzioncina anche per i Due Wallace e per Hamilton ci vuole: Rasheed e' uno dei miei giocatori preferiti da sempre, dai tempi di North Carolina, e' sono veramente felice di averlo visto giocare a livelli stratosferici questi play off; Ben, talento offensivo vicino allo 0 capacita' di stare in campo con testa e fisico stratosferica, determinante; Rip Hamilton, un maratoneta che tira uscendo dai blocchi come pochi, ha portato a spasso per tutto il campo tutti i suoi marcatori, eccezion fatta per Kobe Bryant.
Concludo il mio appuntamento con le finali NBA parlando di Larry Brown: un vero allenatore, che realmente non smette mai di allenare. A tre minuti dal termine, con la sua squadra sopra di venti, durante un timeout riesce a urlare in faccia ai due Wallace che stavano festeggiando con un balletto; in gara2 durante un timeout a 50 secondi dalla fine e con partita persa disegna il gioco per l'azione successiva; impone ai suoi giocatori di giocare ogni minuto dei 48 a disposizione al massimo... Fantastico. A fine serie, la prima cosa che ha fatto e' stato abbracciare Kobe, evidentemente uno dei pochi Lakers in cui riconosce lo stesso amore e lo stesso rispetto per il basket che ha lui...
Aggiunta di due particolari che "dovevo" citare:
Il proprietario dei Pistons e' proprietario anche della squadra femminile di Detroit che e' campione in carica della NBA femminile (WNBA) e dei Tampa Bay Lightning che hanno vinto una decina di giorni fa la Stanley Cup (Hockey su Ghiaccio): il personaggio in questione, con fortuna e capacita' evidentemente fuori dal comune, e' un over 80 che risponde al nome William Davidson.
Il secondo particolare riguarda Federico Buffa e Flavio Tranquillo, straordinari cronisti del Basket NBA su Sky: non solo sono bravi e hanno sempre mille aneddoti da raccontare, ma durante Gara5, inquadrati dalla regia americana, non si sono persi a salutare la mamma come il resto della marmaglia di giornalisti stranieri, ma hanno continuato a parlare di Basket come se nulla fosse. Grandissimo stile.
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14/06/04
:: by :: TAcchAN
The NBA Finals - 4
Ed e' ancora Detroit... Shaq da solo non puo' battere una Squadra. La prestazione del centro dei Lakers (36 punti e 20 rimbalzi con solo 5 errori al tiro ma con problemi ai liberi) viene oscurata da un collettivo senza la stella di prima grandezza ma che gioca unita, che si aiuta, che difende in maniera imperiale e che ha una freschezza atletica straordinaria.
Nel primo quarto, quando Los Angeles e' fresca fisicamente, il gap tecnico sembra evidente: Shaq domina sotto il canestro, muove i piedi lontano da canestro nella difesa sui pick and roll che lo coinvolgono, e' impressionante. Gira anche il resto della squadra intorno a lui con il solo Bryant a faticare contro il solito, solidissimo Prince. Detroit rimane a contatto solo grazie ai liberi che 'curano' un tremendo 29% dal campo.
Col passare del tempo si notano pero' le deficenze fisiche dei gialloviola che iniziano a inseguire la partita, a rimanerci agganciata con i denti, mentre Detroit spadroneggia nel rimbalzo d'attacco e riesce a fare canestri facili in contropiede. Gia' il primo tempo poteva chiudersi con un break importante dei Pistons che invece vengono puniti da un tiro da 3 allo scadere dei 24'' di Bryant in condizioni di equilibrio a dir poco precario che sembra spostare leggermente l'inerzia della partita.
Il secondo tempo e' senza storia, e solo la mancanza di un uomo con l'istinto del killer permette ai Lakers di non venire travolti dagli eventi: piu' volte Detroit ha in mano la palla per portare il vantaggio in doppia cifra e sfruttare l'onda emotiva di parziali creati dalle palle recuperate dalla difesa ma manca sempre un po' di convizione per scrivere la parola fine. Solo a 3 minuti dal termine un tiro di Rasheed Wallace che porta i Pistons a +11 fa effettivamente capire che il 3 a 1 e' cosa fatta.
Detroit e' in questa gara4 guidata, trascinata, dominata da Rasheed Wallace molto piu' di quanto dicano i 26 punti e i 13 rimbalzi. Importantissima anche la prova di Billups, che pur seguito come un'ombra dal miglior difensore di LA, Bryant, segna piu' di 20 punti, e del solito, solidissimo, Tayshaun Prince che continua a costringere Kobe a forzare qualsiasi conclusione (8 su 25 questa volta) e a segnare solo perche' il talento e' straordinario.
La serie appare a questo punto compromessa, nessuna squadra ha mai recuperato uno svantaggio di 3 a 1 in una serie di finale e questi Lakers, in queste condizioni fisiche, non sembrano in grado di infrangere questo tabu'... Vedremo domani notte come andra' e per la prima volta tifero' LA: voglio rivedere almeno un'altra volta la Laker's Girl... Le ragazze pon-pon di Detroit non riescono a tenermi sveglio durante le pause
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11/06/04
:: by :: TAcchAN
The NBA Finals - 3
Non c'e' niente da commentare... Le statistiche sono falsate dal fatto che si e' praticamente giocato alla pari solo per 5-6 minuti del secondo quarto: i Lakers hanno disertato il parquet di Auborn Hill. Mi sono quasi pentito della notte in bianco... La partita e' andata via liscia: solo il secondo quarto e' stato equilibrato nel punteggio ma per colpa degli errori al tiro dei Pistons che invece, per mentalita', intensita' e tecnicamente hanno stradominato. I venti punti finali di gap non danno esattamente la dimensione di quanto ci fosse solo una squadra in campo (incredibile...). Hamilton ha onorato con un'altra partita sopra i 20 punti (e fanno 30 su 38 nei play off), Billups si conferma 'Il' problema per la difesa dei Lakers che non hanno un uomo che possa fermare le sue penetrazioni, Ben Wallace e' una belva dal punto di vista agonistico, non lascia nulla di intentato per prendere un rimbalzo o per recuperare un pallone in difesa. Detroit ha molto di piu' da spendere, e si vede. L'impressione e' che i Lakers questa partita abbiano deciso di non giocarla da tempo per concentrare tutti gli sforzi su gara4, l'unica preceduta da 2 giorni interi di riposo e quindi con uno Shaq in condizioni fisiche decenti. Il problema e' che approfittare dell'onda emotiva lasciata dal tiro di Bryant sulle teste dei Pistons avrebbe dato secondo me piu' possibilita' a LA di quante ne avranno domenica contro una squadra che sa di avere a disposizione l'occasione della vita. Finora, delle 3 partite giocate, i Pistons non hanno comandato il gioco solo per gli ultimi 6 minuti di gara2... Onestamente il 2 a 1 e' un premio eccessivo per i Lakers che stanno soprattutto subendo lo strapotere fisico di Detroit... Vado a dormir... A lavorare... Scusate...
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09/06/04
:: by :: TAcchAN
The NBA Finals - 2
Incredibile? Fantastico? Esaltante? Come si puo' definire il finale di Gara2 allo Staples Center tra Pistons e Lakers... Non ne ho idea... So solo che valeva la pena viverlo in diretta, anche se oggi avro' una voglia impressionante di mollare tutto e andare a dormire...
Mancano 47 secondi quando Ben Wallace recupera un rimbalzo offensivo dopo un tiro di Hamilton e schiaccia il +6 Detroit spazzando via tutto e tutti. Sembra finita, Bryant forza un tiro da tre (ma le sue sono fozature???) che va lungo, rimbalzo di Shaq che infila il canestro del -4 e subisce il fallo piu' stupido dell'anno da Ben Wallace (io continuo a pensare che il fallo l'abbia fatto Hamilton ma poco cambia). Il 'solito' infallibile O'Neill dalla lunetta (9 su 14!!!) porta la distanza tra le due squadre ad un solo possesso quando mancano 35 secondi.
Pistons con la palla in mano, giocano col cronometro, penetrazione di Billups (altra prestazione straordinaria), fuori, rimbalzo ancora per Shaq, Bryant supera la meta' campo e chiama il Time Out. Si torna in campo e si consuma il dramma sportivo per Detroit: rimessa di Malone, palla a Shaq fuori dall'arco del tiro da 3, consegnato per Walton, palla a Bryant che nelle rotazioni ha perso la marcatura di Prince ed e' preso da Hamilton, palleggia, si stacca dal difensore di una decina di cm e fa partire un capolavoro da 8 metri che si infila portando il punteggio in parita' a 2 secondi dalla fine.
La partita, con una mentalita' europea, i Pistons non l'avrebbero mai persa: Hamilton avrebbe speso il fallo sul palleggio di Bryant e con 4 secondi da giocare e palla in mano la partita sarebbe stata praticamente chiusa... Ma i se e i ma non fanno canestro, e non li evitano, Bryant e' l'eroe di una partita che nei 2 secondi che mancavano e nell'overtime non c'e' piu' stata, una partita che ha segnato profondamente la serie. Sarebbe stato 2 a 0 Detroit con 3 partite da giocare in casa contro una squadra frastornata e con problemi fisici... Ora siamo 1 a 1 e i frastornati sono i Pistons...
Sulla partita ci sarebbe molto altro da dire: dall'impatto di uno strepitoso Luke Walton (8 assist!!!) alla prova scriteriata di Fisher, dallo splendido secondo tempo di Rasheed Wallace alla dominante sicurezza di Billups, dai problemi fisici di Malone alla faccia indispettita di Payton... Ma tutta la partita e' stata spazzata via dall'arcobaleno di Bryant e parlare del resto serve a poco, perche' poco incidera'...
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08/06/04
:: by :: TAcchAN
The NBA Finals - 1
Non so se sono i Lakers che preferiscono illudere Larry Brown o se le squadre di Larry Brown, nella prima partita della serie finale allo Staples vincano per qualche altro strano caso... Comunque sia, come la fantastica Phila di Iverson, anche Detroit vince Gara1 a LA e contro uno strepitoso Shaq...
Le chiavi della partita sono la difesa in single coverage di Prince su Kobe Bryant e il contributo delle panchine. Kobe quando e' marcato da Tay e' costretto a forzare ogni conclusione (10 su 27 complessivo al tiro) e Detroit puo' non raddoppiare la stella dei Lakers che fatica anche a a dar via la palla. Il supporting cast dei Lakers non si e' mai fatto trovare pronto e la differenza dei punti arrivati dalla panchina (19 a 4) sono una testimonianza di come "la squadra" Detroit abbia funzionato molto meglio su entrambi i lati del campo.
Detroit ha moltissimi problemi offensivi senza i quali Gara1 avrebbe avuto un punteggio ancora piu' allarmante per i gialloviola: e' sembrato mancare l'istinto del killer ai Pistons, e' mancato soprattutto il suo attaccante principale, quel Rip Hamilton tenuto sotto i 20 punti dopo 8 gare da una difesa asfissiante di Kobe (difesa pagata con poca lucidita' in fase d'attacco pero').
Il premio di MVP lo darei a Tay Prince che non solo ha bloccato le iniziative di Bryant ma e' riuscito a piazzare 11 punti e una serie impressionante di giocate importanti nei momenti decisivi. Menzione anche per Billups che ha costretto Payton a guardargli piu' volte il numero di targa e Rasheed Wallace per un secondo tempo straordinario. Per LA si puo' fare un solo nome... Shaq: 34 punti, solo 4 errori dal campo e uno strepitoso (per lui) 8 su 12 ai liberi; aggiungete 11 rimbalzi e la doppia doppia e' servita.
La prima battaglia ha avuto quindi un vincitore chiaro e, anche se per la guerra il pronostico pende ancora dalla parte della West Coast, possiamo dire con certezza che "Abbiamo una serie".
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03/06/04
:: by :: TAcchAN
The Finals... Ancora NBA (per poco)
Ad Ovest sono i Lakers ad arrivare in finale grazie ad una serie mai in discussione contro i T'Wolves praticamente privi di Sam Cassel.
La serie che dovrebbe aver deciso la squadra che si aggiudichera' il titolo NBA e' pero' quella di semifinale contro gli Spurs: San Antonio parte bene e si porta sul 2 a 0, risponde con 2 vittorie consecutive allo Staples LA che non si accontenta e si trova a +1 quasi allo scadere di gara5.
Tim Duncan mette dentro un tiro impossibile quando mancano 4 decimi (!!!) alla sirena. E' finita? Figuriamoci.
Timeout, palla dall'altra parte del campo e rimessa. Ora, 4/10 per un tiro sono incredibili, se hai un giocatore che ti salta davanti, in una partita cosi' importante diventa impossibile... Beh impossibile deve essere il soprannome di Derek Fisher (The Fish come ci ha mostrato in gara 6 Edward Norton).
Canestro, partita e serie finita. Tutta una stagione decisa da un canestro di un "comprimario" altro che Fab Four...
Da dire anche che da quella partita Fisher ha sempre dato un importante contributo come il resto del supporting cast dei Lakers (da notare anche i 18 punti con 6/7 da 3 di Rush in gara 6 contro Minnesota).
Fattore determinante per LA e' stata comunque la grandissima difesa di Malone su Duncan prima e Garnett poi, oltre ai soliti noti: Kobe&Shaq.
A Est non e' bastato un episodio a decidere la serie tra Indiana e Detroit, ce ne sono voluti molti: una tripla di Reggie Miller, la promessa di Rasheed Wallace di vincere Gara2 e una grandissima (impressionante) stoppata di Prince sullo stesso Miller, una partita di Artest da incorniciare in Gara4 e un Hamilton impressionante per tutta la serie.
L'altro dato che non e' mai venuto meno e' la difesa di Detroit: i Pacers hanno tirato con il 35% e su 24 quarti ben 16 volte sono rimasti sotto i 20 punti.
Due parole su Hamilton che segna piu' di 20 punti da 8 partite (le ultime 6 contro Artest, difensore dell'anno) consecutive e che offensivamente e' l'assoluto leader dei Pistons, lo marchera' Kobe, uno che quando vuole e' il migliore difensore del mondo, ne vedremo delle belle...
Interessante sara' dall'altra parte la sfida tra lo stesso Kobe e Prince...
I Lakers non sono solo favoriti, hanno gia' l'anello al dito, ma Larry Brown le provera' tutte per sfilarlo al suo eterno nemico Phil Jackson.
Sotto canestro ci sara' la sfida ShaqMalone contro The Wallaces...
Spettacolo difensivo assicurato...
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