(Altro Ot lungo) I miei raduni
by Benjamin Malaussene
A distanza di quasi una settimana dall'ubriacatura di raduni, trovo solo ora
la sobrieta' per buttare giu' due righe di resoconto. Che due non potranno
essere, per poter riportare appena, piu' che la cronologia degli eventi,
l'intensita' delle sensazioni. E qualche riflessione, qualche spunto, e cio'
che di bello che non vi e' ancora stato raccontato.
Difficile comunque trasmettere le sensazioni provate: nuova gente, vecchi
amici, farsi e scambiarsi impressioni, parlare di cose frivole, serie,
dell'NG, di Friends, di altro, di tutto, di niente...
Guazzabuglio felice di cose che si fanno, dicono, pensano, senza sapere chi
tiri le redini, chi decide argomenti, azioni, itinerari...
Il destino, forse. Bonario e propizio, nel nostro caso. Ha tessuto per noi
ragnatele tecnologiche, le ha raccolte, avvicinate, unite, fatte
incontrare...
Conseguenza? Tre frasi meditative, terminate da puntini di sospensione.
E le faccine? :) Ah...
E poi il raduno, o meglio, i raduni. Lunghi, lunghissimi, una meravigliosa
staffetta di protagonisti ed eventi. Da Venerdi' 28 notte, giornata di
partenza di alcuni, sino a Sabato 5, giornata di definitivi rientri da
Milano.
Sabato 29 non c'ero, impegnato in altre faccende che ora, leggendo i vostri
resoconti, non reputo piu' cosi' importanti.
Mi unisco al gruppo solo Domenica 30.
Passo a prendere a Lisa, illustre concittadina, con un ritardo che,
superiore al suo, ci consente di partire subito, giusto il tempo dei
doverosi complimenti alla di lei bellezza.
Chiaccherato il viaggio, giunti a Roma optiamo per il trasferimento
intermodale auto-metro.
Mi godo, all'emersione dalle scale mobili, immersi nel bagliore della luce
naturale amplificata dal biancheggiare del Colosseo, il gruppo di radunanti
festosi e strepitanti, come bambini in gita.
Facce nuove e vecchie. Molte. Sono costretto a passarle in rassegna
velocemente. Sono gia' serene, distese, grazie alla precedente giornata
passata assieme. Meglio cosi', penso, niente 'ghiacci' da rompere: li
invidio, e cerco di insinuarmi tra il consolidato cameratismo, ma ci
muoviamo quasi subito, alla volta di un ristorante i cui piccoli tavoli
purtroppo non ci consentono di sedere uniti.
Lo spazio esiguo e il tempo fluente mi lasciano putroppo di alcuni solo una
stretta di mano, e l'impatto che la mia violenta festosita' suscita in loro:
Infrango la delicatezza di Omega, incontro la simpatia di Nick, la faccia
buona di Zagreo.
Mailman che si congeda quasi subito, ma tanto ci rivedremo a Milano.
Rivedo con piacere Phoebe, madrina del raduno, e MassY, che mi mancava, dopo
la regolare frequentazione dei mesi scorsi.
Drugo, che anche dal vivo dimentica le faccine.
Monica, Ilaria... lei, insomma, capelli e occhi scuri e vivaci.
Vittorix e Gynius: diventiamo vecchi amici in cinque minuti, e passiamo
tutta la vita insieme nei due giorni successivi.
BarryZ, grand'uomo di mondo, nobile, aristocratico, ed esemplarmente
democratico.
Si parla molto e si mangia distrattamente, ma non durante il dolce, offerto,
trasportato per mezza Italia, dai due premurosi siciliani.
Lo dividiamo anche con le cameriere, che tollerano le nostre chiassose
lungaggini.
Camminiamo incorniciati da una splendida Roma, che per l'occasione si fa
concedere un anticipo di primavera. Colosseo, Fori Imperiali, Altare della
Patria, Via del Corso.
Ci si siede sugli scalini di una fontana, ai tavoli di una gelateria, ma
senza mai perdere il filo di un discorso che va avanti da se', prodotto
immutevole di continui cambi di interlocutori e contenuti.
Chi puo' rimanda i propri impegni, chi li annulla... quando arriva l'ora di
salutarsi, niente tristezze, solo arrivederci all'indomani: solito posto, il
'muretto' dell'NG.
Di nuovo solo con Lisa, ma con l'accresciuta compagnia dei siciliani, che
hanno bagagli e suppellettili sparse per tutta la capitale: comincia la
splendida tournee' di recupero.
L'atmosfera elettrizante fa impazzire i circuiti della sbarra automatica
all'uscita del parcheggio, che non vuole lasciarci andare. Cerca di
attaccare bottone col suo esiguo frasario, e si alza solo quando riesce a
strapparci un sorriso.
Appuntamento con MassY alla stazione di Trastevere, e per fortuna sbagliamo
strada: l'enciclopedico Tuttocitta' non ci restituisce consapevolezza
topografica, incapace di assecondare la nostra eccitazione itinerante: ne
approfittiamo girando dall'altra parte, per lasciar indossare alla
citta' l'abito da sera.
La nostra buona stella ci individua quasi subito, e organizza in quattro e
quattr'otto un appuntamento con il Colonnato, la Basilica e la Cupola di
S.Pietro. Percorriamo volentieri il tappeto di Via Della Conciliazione con
calma calcolata, per dar modo ai truccatori di ultimare il loro lavoro:
pennellate d'artista di illuminazione artificiale e brezza naturale.
Lo spettacolo e' da togliere il fiato, ma non rinuncio alla sigaretta che,
da non fumatore, consumo nelle grandi occasioni. Ne' alla barzelletta, non
sconcia, ma eccessivamente profana per il contesto millenar-sacral-giubilare.
Pensare al Papa che ne ride divertito mi lascia sperare in una improbabile
assoluzione, ma per sicurezza, prima di andare, compiamo una buona azione
facendo l'elemosina ad un eruditissimo mendicante.
E subito commetto altre omissioni, al codice stradale, per tener dietro alla
moto di MassY.
La gita romana termina con una visita di cortesia al quartiere Eur: poi, per
via Cristoforo Colombo, attraversiamo Via Dell'Oceano Atlantico e Via
Dell'Oceano Pacifico, e ci avventuriamo nelle tempeste del Raccordo
Anulare.
Breve deviazione per Terni. Devo incontrare degli amici, in un'accogliente
birreria di amici, dove trovo altri amici, ai quali presento, orgoglioso, i
miei amici. Nell'ordine che preferite.
Infine approdiamo a Perugia. Adatto ad arte il percorso automobilistico per
un primo assaggio delle bellezze architettoniche, e raggiungiamo, adoranti,
la MicroCasaGialla.
Fatico a distogliere i siciliani dall'estasi, ma anche per noi e' arrivato
il momento del meritato riposo che, seppur non eterno, sara' vegliato da una
piramide. La piramide perugiziana, che mi pregio di abitare, si mette a
disposizione dei miei sacri ospiti.
Facciamo programmi per la giornata successiva (completamente disattesi),
conversiamo un po', mettiamo in frigo i container di dolci che i siciliani
esporteranno per il resto d'italia; sfoglio, non senza commozione, il
voluminoso Calvin&Hobbes che Gynius ha trasportato per me. Gliene offro uno
dei miei, di quelli in portoghese: me ne separo con tristezza, pero' felice
di lasciarlo in mani migliori delle mie.
L'indomani, lunedi' 31 Gennaio, Sveglia di buon'ora, tranne che per
Vittorix, che gratifica la mia ospitalita' prolungando la permanenza a
letto. Lascio Gynius nelle mani di Lisa, e faccio un salto in ufficio per
compilare il modulo di richiesta ferie: con un occhio al newsgroup, liquido
alcuni scocciatori e prendo accordi con tutti.
Lisa ci ammannisce nella MCG un delizioso pranzo di specialita' locali.
La programmata visita a Firenze salta a causa della sopraggiunta spossatezza
post-prandiale, e della naturale quanto condivisa tendenza al trastullamento
con discorsi ilari su argomenti non pertinenti (cazzeggiamenti OT).
Consoliamo telefonicamente Mirko comunicandogli la vincita di un viaggio
a Milano per l'alba successiva.
Ripieghiamo nel tardo pomeriggio su una visita ad Assisi, dimenticandoci
pero' di avvisare, e troviamo i monumenti gia' chiusi.
La stile di vita monacale della citta' sacra ci consente pero' di ammirarla
in totale tranquillita' e solitudine: azzardiamo pose fotografiche di dubbio
gusto, dissacramente iconoclaste (che Vittorio avra' sicuramente il buon
gusto di non pubblicare, vero...?).
Siamo praticamente soli in paese, ad esclusione di una ragazza che va ad
infilarsi proprio nel portone davanti alle quali io e Gynius improvvisiamo
una posa plastico-acrobatica: reciproco imbarazzo, di scuse, il nostro,
sdegnato, il suo.
L'unico locale aperto, una sala da the', ci consente di degustare tisane
esotiche, e di materializzare l'idea per il regalo di Lorenzo.
Il rientro alla MCG avviene giusto in tempo per infilare un cassetta nel
videoregistratore, sintonizzarlo sul secondo canale della televisione di
stato e premere il tasto Rec. Il culto politeista di Lisa prevede
l'esecuzione di questo rito tutti i lunedi' alle 21:00: noi, sebbene non
soggetti, assistiamo timorati.
A differenza delle altre volte, mangiamo pizza e birra. Come le altre volte,
tiriamo tardi e il personale ci esorta con cortesia eufemistica ad
abbandonare il locale.
L'ulteriore sosta alla MCG prevede il completamento dl rito di cui sopra:
pressione del tasto REV, attesa della scritta STOP, pressione di PLAY,
ascolto e visione della parola e dell'immagine del dio dalla testa
inclinata.
Per finire, di nuovo il programma della giornata successiva, con meticolosa
pianificazione degli orari (ROTFL).
Si rientra in piramide. Dimostriamo la nostra superiorita' rispetto
all'italiano medio confessando la reciproca incompetenza di termini ed
operazioni di regata; seguiamo un po', giusto per ridere agli interventi di
Cino Ricci e, prima di ritirarci, approfittiamo della residua ispirazione
fotografica di Vittorix, imbracciando strumenti musicali e autoscattandoci
in playback.
Rimasto solo, consumo le poche ore di sonno sfogliando il Calvin&Hobbes del
Gynius, poi in meditazione sull'universo, e sotto la doccia.
E' gia' da un po' martedi' 1 Febbraio, si fa l'ora in cui svegliare gli
altri.
Doccia-caffe'-bagagli... tutto procede secondo la tabella di marcia.
Non teniamo pero' conto della differenza di fuso orario dell'asse
Firenze-Milano, e dello sciopero dell'ora legale, che comporteranno la
traslazione in avanti di due ore di tutto il programma. Percio', quando
lasciamo Perugia, Mirco ci stava gia' aspettando alla stazione di
Firenze...
Il viaggio prosegue con cambio alla guida: subentro del fantasista Vittorix,
con le sue chicanes appenniniche al limite del ribaltamento, e gli slalom
tra il traffico fiorentino.
Firenze, per fortuna ancora assonnata, non oppone resistenza: si adegua alla
cartina, e ci lascia raggiungere la stazione senza troppi sensi unici e zone
a traffico limitato.
Ci nasconde pero' le sue bellezze, giustamente ancora offesa dal 'bidone'
del giorno precedente.
'Mirko e il suo zaino-sedia' sono un po' risentiti per il nostro ritardo, ma
si sciolgono presto, grazie alla mia innata burlosita' guascona tipicamente
toscana(!), e la conoscenza del dialetto, acquisite grazie al minuzioso
studio di intere annate del 'Vernacoliere'.
Mirko, fortunatamente, si rivela l'opposto di quel tenebroso che impersona
nella foto della scheda.
Fatto accomodare lo zaino nel portabagagli, e Mirko nel sedile posteriore,
partiamo alla volta... della prima stazione di servizio. Dove Vittorix si
esibisce nel numero di attraversamento rapido contromano della zona pompe
con sfioramento del benzinaio.
Altro cambio di guida con il passista Gynius. Lisa recupera preziose ore di
sonno sulla morbida malleabilita' dei suoi vicini di sedile.
Altra sosta pre-milanese per completare i regali: per dissimulare da Mirko
l'acquisto del distributore di M&M's, passiamo per ladri agli occhi degli
avventori, avvedutisi dei nostri patetici tentativi di occultamento.
Capiscono pero' che e' per una buona causa.
Questa mattina putroppo Milano ha la luna di traverso: traffico impazzito,
sensi 'tutti' unici, zone a traffico limitato ubique: non potendo contare
sul suo aiuto, ci rivolgiamo ai nostri amici: Mar Co vince la gara di
solidarieta', e arriva per primo a darci la luce nella confusione.
Raggiungiamo la di lui casa e l'altra gente che ivi aspetta. L'accogliente
salotto disco-video-emero-ludo-teca e' teatro dei primi saluti: anche qui,
chi si incontra per la prima volta, chi si ritrova con gioia.
Jason salta al collo di tutti, ma non per strangolare.
Chettimar dal completo da marinaretto e dall'ingenuo taglio di capelli,
tentativi estremi per tamponare la calante coerenza con le dichiarazioni
anagrafiche della carta di identita'.
MailMan, postino preferito d'Italia isole comprese.
Mar Co... studio per diventare un grande come lui, questo 'stage'
e' stato davvero fondamentale.
Poi Chandler, che io avevo riconosciuto subito, ma quando tutti si sono
chiesti chi fosse, mi sono vigliaccamente uniformato...
Tutti vogliono parlare con tutti, tutti vogliono fare tutto, tutti vogliono
toccare tutto, tutti vogliono riparare l'hard disk di Mar Co... ma di
mangiare non se ne parla. Gli stimoli del cameratismo alfine poi soccombono
a quelli della fame, e ci si avvia verso LA paninoteca, che raggiungiamo non
prima di unirci ai pochi ancora mancanti.
La rassicurante e materna dr.Eli, sempre compiaciuta, soddisfatta e
completamente a suo agio in quella banda di Peter Pan scalmanati ed
irresponsabili, che non vogliono crescere nonostante il lavoro, l'eta', la
calvizie incipiente...
La brillantissima SuperBimba, risplendente di luce propria: vive, si nutre,
cresce prospera nel liquido amniotico multimedial/mediatico. Se accendi la
TV, apri un giornale, ti colleghi ad Internet, cerca e insegui il suo faro
'rosso Corrençon': non ti perderai. :)
La brigata, troppo allegra per un semplice modo di dire, prende posto ai
tavoli.
Anche qui le conversazioni, le gag, i silenzi, le urla, le risa, tendono a
compenetrarsi e a compenetrarci. Ci si ritrova a scherzare col vicino di
sedia, intavolare una discussione con uno dalla parte opposta,
interrompendosi e riprendendosi continuamente, saltando di palo in frasca,
condizionati da innumerevoli stimoli: contatti, rumori, parole, odori,
colori, sapori; e la sommatoria di tutto questo... 'siamo' tutti!
Siamo Tutti: un entita' che nessuno guida, ma fa e vuole le stesse
cose, contemporaneamente: un blob cosciente, che paga il conto, fagocita
Aram il professore, aspetto metodico e professionista in tutto quello che si
sente di fare, e Kelp, di cui tutti, lui in primis, rimpiangiamo le sign
strepitose: speriamo trovi presto le informazioni su quel portatile.
Casa di Mar Co e Selvy ne e' allagata, in ogni angolo, ogni fessura, ogni
oggetto. Una folla che ora si ritrova strepitante di consensi, ora assorta
di silenzi, durante la proiezione dei loro AMICI. Salvo esultare ad ogni
nuovo arrivo:
Lola, imperatrice dell'imperatore. Cosi' dolce, potrebbe trasformare in un
Paciughino anche il cattivo di Alien, figuriamoci un imperatore da
quattro... ehm... ...omissis... :)
Selvy, raggiante, vera padrona di casa, a disposizione di tutti, conosce
tutti, e' conosciuta da tutti, protagonista non attrice del newsgroup.
Off & Nush, quasi non mi accorgo del loro arrivo: mi basta rivederli per un
attimo e mi sembra di non averli mai lasciati dal raduno di Bergamo... due
di casa, due fratelloni...
E cosi' Lorenzo... l'altra volta a Bergamo m'e' sfuggito, stavolta voglio
rimediare!
E contemporaneamente sento la mancanza di altra gente come loro... RuiZ, fra
tutti... e Babele, che non incontrato a Roma... :(
Si sciama al ristorante. I posti a tavola ci distribiuscono equamente,
nessuno rimane isolato, tranne il tipo si ostina a seguirci, continua a dire
di chiamarsi Chandler... :)
Le portate si alternano alle consegne dei regali (per lo piu' da parte dei
generosi siciliani): antipasti, tisane al finocchio, risotti, tobleroni,
pizze, baci (e non solo Perugina), M&M's...
A fine cena, con anticipo e rammarico, io e Mirko dobbiamo rientrare.
Provochiamo la consueta avaria delle apparecchiature del parcheggio,
gettiamo il minimo dell'immondizia possibile, desistiamo dal ripiegare la
cartina di Milano, e cominciamo lo scorrevole viaggio di ritorno, alternando
guida, conversazione (ora seria, ora ilare), e momenti di vegliato riposo.
Da dietro l'angolo spunta Montelupo Fiorentino. Le fabbriche e negozi di
ceramiche dappertutto la fanno somigliare a Deruta, citta' delle mie parti.
Forte del gemellaggio artigianale, attraverso le familiari vie sino a
raggiungere casa di Mirko, situata proprio dietro la caserma dei carabinieri
(ecco spiegati certi favoritismi...).
Ci salutiamo con affetto, con il consueto appuntamento sul Newsgroup, e a
Montelupo, a Giugno per la festa della Ceramica, 'ma vedrai che anche
prima...'
La parte restante del viaggio scorre tra il dolce stordimento di una
montagna di ricordi da riordinare, un caffe', un cornetto alla crema, il
fruscio del Tuttocitta' di Roma e della cartina di Milano, aperti e
spiegazzati sul sedile posteriore.
Arrivo a casa e ho appena un paio d'ore di sonno prima di tornare al lavoro.
Sufficienti. Per restare ancora un po' con voi...
Buona Notte, it.fan.tv.friends! :)
Claudio
 
 
 
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