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30/12/03
:: by :: SuperBimba
'gniognio
Letto. Divano. Divano. Tappeto. Divano. Questa sera, cinema. Forza per andare in palestra: zero. Calorie ingerite: quasi nessuna fino a mezz'ora fa, quando al campanello ha suonato la zia con un vassoio di struffoli (con quante effe, signori campani?) regalatole dalla sua vicina di casa e immediatamente traslato alla nipotina che tanto sei dimagrita, da allora calorie circa tremila. I miei non sono craving, sono tsunami. Ustioni una, dolorosissima, sul dito indice della mano destra, inavvertitamente grigliato contro il calorifero rovente mentre ero al telefono.
Capodanno non so ancora se esiste, forse potrei trasportare il mio corpo terreno su un treno, fargli fare 600 km e andare a collassare a Roma (che peraltro è la versione ufficiale data al mio direttore: no, non sono a Milano, non chiamatemi per le emergenze), ma davvero non so ancora. Non avessi un biglietto aereo che mi porterà lontano e al caldo, tra diciotto giorni, vorrei andare in letargo e dormire fino ai primi di marzo.
Buone vacanze a tutti, finalmente.
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29/12/03
:: by :: SuperBimba
Siamo così, eccetera
Puck stava scoprendo lo sterminato il numero di personalità di quella ragazza con gli occhi verdi e lui sentendosi attratto in eguale misura da questa schiera di donne si ostinava a chiamarle tutte con lo stesso nome.
Rubo una frase a Francesco (che impressione, leggere di cose di cui abbiamo tanto parlato quest'estate, portandoci a spasso le disperazioni tra la macchinetta del caffè e lo studio/gr, non solo acusticamente isolati dal resto del mondo), che come tanti uomini ancora si ostina a stupirsi di quanto siamo complesse, noi fanciulle. Il che mi ricorda una notte di tre anni fa per i carrugi di Sanremo, quando l'incontro in sala stampa (no che non ci sono solo i festival del cinema) si era tramutato in vita simbionte e prima del caffè invece del sesso e prima ancora della citazione di Daniele Silvestri via sms, lui se n'era uscito con un parlare con te è come navigare su internet, ogni volta pensi di arrivare da qualche parte ma trovi sempre cose diverse e interessanti, la frase non me la ricordo bene ma il senso era quello (tanto lui legge il blog e se se la ricorda rettificherà), insomma a me però aveva colpito, saranno stati i fiori, i sorrisi e le canzoni.
Ehm, dicevo. Siamo così, eccetera, quindi tutto ci tocca e tutto ci interessa. E stamattina quando è uscita l'Ansa non una che non abbia emesso il gridolino d'ordinanza. La notizia, eccola qui.
ANSA 2 - 29/12/2003 9.34.00 - savoia:e' nata la figlia di emanuele filiberto
E' NATA LA FIGLIA DI EMANUELE FILIBERTO
(ANSA) - ROMA, 29 dic - E' nata a Ginevra la figlia di Emanuele Filiberto di Savoia e di Clotilde Courau. La bimba sta bene: la nascita a quanto si e' appreso e' avvenuta ieri sera alle 19:32.
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:: by :: moni
in memoria di un "compagno" speciale...
Il 26 dicembre e’ morto il papa’ della mia migliore amica.
Il giorno prima ero andata a salutarlo e mi aveva chiesto qualche dritta su Berlino perche’ voleva andarci con sua moglie al piu’ presto. Poi, come sempre, avevamo cominciato a parlare di politica.
Come sempre, perche’ lui e’ la persona a cui devo la mia coscienza politica.
Da quando al liceo vedeva me e sua figlia studiare storia e diceva “chiudete i libri che’ ve la racconto io” e noi finivamo per ascoltarlo per ore parlare di tutt’altro rispetto a quello che dovevamo studiare.
Ma non mi ha parlato per ore solo di storia, ma tanto di pittura, musica e letteratura.
Nella sua casa c’erano quadri fantastici, e ovunque splendide foto delle Feste dell’Unita’ di una volta con lui sorridente tra Berlinguer e Compagni.
Maestro di vino e grappe, a 15 anni di nascosto da tutti ci diceva “bevete altrimenti non capite la vita” e poi, piu’ grandi, “se un uomo vi invita a cena e non ordina una bottiglia di vino, non fidatevi mai”.
E sue erano, ovviamente, le prime MS che ho fumato in vita mia.
Ora sono devastata e scrivo veramente a fatica, ma allo stesso tempo ho bisogno di ricordarlo. Anche qui. E di raccontarvi il suo funerale, che meritava uno scatto fotografico.
Perche’ lui, l’unico vero comunista che io abbia conosciuto nella mia vita, quando e’ uscito per l'ultima volta dal portone della sua casa, ha trovato ad aspettarlo non solo una folla immensa e il freddo pungente.
Ma anche bandiere rosse e decine di pugni chiusi, e una radio che suonava le sue canzoni di battaglia.
Ed esponenti di tutti i suoi partiti rivali storici, che piangevano sinceramente la scomparsa di un vero signore.
E un prete, suo cugino, che mentre seguiva la sua bara pregando, si e’ girato verso il gruppetto rosso e li ha benedetti. Sorridendo.
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28/12/03
:: by :: SuperBimba
Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte
La mattina lavorativa si è aperta con l'animata discussione con la collega intimamente schizofrenica, che vuole essere contemporaneamente razzista, classista, comunista e radicale e si è messa a sbraitare contro la Rai perché non le trasmette in diretta il concerto di Capodanno[1]. Le ho tenuto testa finché, ormai del tutto flashata, non ha preso a urlare sempre più forte io voglio la marcia di Radetsky!. Dopo un po' devo essere un tantino impazzita anch'io, perché ho cominciato a cercare di far proselitismo per la mia tesi, secondo la quale scrivere crack con la cappa è sbagliato, è crac è basta. Di solito me la prendo così solo quando mettono sotto il naso un giornale radio con qualche notizia dal Medio Oriente in cui trovo il termine kamikaze.
Gran noia, in questi giorni, in redazione. Non ho postato soprattutto perché ho dato uno sguardo a quei blog superfichetti e ho visto che lì non si postava, mi sono immaginata che fossero tutti superimpegnati in luccicantissimi festeggiamenti e allora ho provato a darmi un po' di arie anch'io. Che invece ho diviso equamente questi giorni tra lavoro e sonno, cercando di tenere a bada il mio papà adolescente.
Nelle ore lagnosissime passate in radio (c'è brutto tempo, non posso nemmeno distrarmi guardando dalla finestra: qui al 13° piano con tutta la nebbia fuori sembra di essere in aereo) mi sono data a un nuovo hobby.
Tutto nasce da quando, da bambina, rubavo alla mamma i libri di Luca Goldoni [sic]. Non mi ricordo in quale dei volumi, l'autore cominciava a prendere in giro i costruttori di case automobilistiche, per i nomi altisonanti attribuiti ai colori delle carrozzerie. Lui era affascinato dal viola Samarcanda e si chiedeva da dove l'avessero pescato[2]. Questa cosa mi deve aver profondamente segnato, tanto che mi è rimasta la passione per i nomi commerciali attribuiti ai colori. In un momento di devastante prostrazione lavorativa mi sono messa a spulciare tutti i siti di case cosmetiche e a leggermi i nomi degli smalti. Quelli di Opi hanno i nomi più belli in assoluto, noooooo waaaaaay. Sono dei geni, quelli che si sono inventati la British collection, ve la copincollo tutta: Friar, Friar, Pants on Fire!, Blushingham Palace, Chocolate Shake-speare, Edin-burgundy, God Save the Queen's Nails, Bare it in Trafalgar Square, Double Decker Red, My Throne for a Cranberry Scone, Fee Fi Fo Plum, Lighten Up, You're Two Pence!, London Bridge Is Falling Brown, Abbey Rose. E Chicago Champagne toast o I'm not Really a waitress (Classic Shades)? La Italiana Collection con Italian Love Affair e Your Villa or Mine? Per non parlare della South American Collection (La Paz-itively Hot, Chile O Caliente) e della World Collection (Mauve-a-rita Por Favor, Belize It or Not!).
Sono indecisa: non so se da grande voglio fare la tester di giocattoli (invece di un ufficio, un enoooorme box imbottito) o proprio la battezzatrice di cosmetici.
[1] Capodanno non esiste.
[2] io l'ho capito un giorno per caso: un flash all'altezza di piazza Cinque Giornate, fiumi poi campi, poi l'alba era viola. Come quando fu Tommaso, un sei anni fa, lui mica se lo ricorderà, a svelarmi che il bacio dei coni gelato si riferiva al Bacio Perugina e non a un'astratta idea di dolcezza e voluttà. Visto che parlo di T.La, che peraltro ho tanta voglia di abbracciare forte, vi segnalo che questa sera, dopo infiniti rinvii, parte Anni '90.
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26/12/03
:: by :: mavi
Buon Natale!
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25/12/03
:: by :: lisagialla
christmas present
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24/12/03
:: by :: SuperBimba
There comes a time
Tutto ciò che sto per raccontare è successo ieri sera verso le ventuno.
Stavo pensando che per me Natale quasi non esiste più[1], stavo cercando di convincermi che potrei far sì che il mio centro d'interesse si sposti di una settimana, cominciando a investire emozionalmente sulla festività del Capodanno[2]. Mi trovavo nel reparto formaggi magri del supermercato alla ricerca di una cena post palestra, qualcosa che contenesse meno dell'ottopercento di grassi ma desse tanta gioia di vivere, che ne so, uno di quei cosi che li compri e poi apri il frigo e dentro ci si è installata una fatina bionda magrissima che ti motiva alla dieta e che ti convince che insalata scondita e formaggio gessoso sono il massimo che ti potrebbe capitare.
Ero lì, in tuta sconvolta, col mio microcestino giallo, quando l'altoparlante dal nulla ha cominciato a gracchiare We are the world. Tentare di focalizzare l'immagine Michael Jackson pedofilo non è servita a un bel niente. Batticuore, tremolio del labbro, lacrimuccia scappata: in mezzo all'Esselunga mi è apparso il fantasma dei Natali passati.
Questa mattina lo raccontavo in redazione e la Cri.Ba. era sconcertata, perché le era successa la stessa cosa: un Usa for Africa improvviso franco tiratore da una cassa sistemata nella corsia dello scatolame e conseguente lacrimevole commozione. Non voglio pensare sia una trovata di marketing, anche perché io alla fine ho deciso di correre via subito verso la cassa, afferrando mezzo pollo arrosto e una scatoletta di mango a fette.
Buona vigilia di Natale.
[1] il discorso non è religioso.
[2] no, non ho deciso di suicidarmi, almeno non prima del viaggio di gennaio, quindi eviterò anche quest'opzione.
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:: by :: lisagialla
smile after smile
riemergo dalla cucina, di vischio addobbata, con le dita sporche di crema al cioccolato. il tempo di arrivare al pc e sono pulite, a un passo dalla sterilizzazione, devono essere stati gli sbaffi sul labbro superiore a tradirmi. adesso m'infilo in una feltrinelli delirante, poi tornerò a preoccuparmi di pescespada e capesante.
senza mai smettere di sorridere.
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:: by :: lisagialla
the spirit of christmas
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23/12/03
:: by :: lisagialla
Pre-Natale
Da otto giorni sto correndo come un podista e asciugandomi le meningi nonché passando al microscopio il subcosciente dei parenti e amici. Cosa si regala per Natale? Due li ho in viaggio di nozze e non se ne parla più, il Luchino fratello detto Tiburzio vuole frecce avvelenate e il commendatore padre un gioco di pazienza. Ma tutti gli altri? Per quel che riguarda la genitrice madre, parmi di sapere che la poverina nutre una notevole ammirazione per certe colonne del Foro Traiano che effettivamente starebbero molto, ma molto bene nel nostro Hall (vuoi anticamera). Un cretino che sta all'ufficio trasporti si è rifiutato di farmele viaggiare da Roma a qui, sempre che il Governo poi m le venda. Come si fa? E se invece le prendo un profumo, non è di una banalità rivoltante? Le avrei anche regalato una tomba indiana, ma il mio antiquario mi assicura che sono diventate terribilmente comuni. Al Pierone, già deciso per fortuna, gli compro una tazza da caffelatte da due litri, si sveglia sempre così affamato. Per il Ciprianino ho fatto venire da un posto strano un pappagalletto che parla slo inglese. Credo che sia un pensierino carinetto perché lui è pigro e deve impararlo precipitosamente per andare nel Galles a dare un'occhiata alle miniere di uno zio. Segue un'orgia di cravatte, pantofole, trecce finte con diademi veri, cornici, borsette e tappetti volanti. E alla Gegia cuoca, pora donna, si può non farle un presentinello? Sono incerta fra due polli di Picasso prima maniera e una carriola automatica per fare la spesa che ho visto in Svizzera, che quando è troppo piena dice: "Basta, non ce la faccio più!" in quattro lingue.
da Il Diario della Signorina Snob di Franca Valeri, illustrato da Colette Rosselli [Lindau].
non potete non avere nessuno a cui regalarlo.
[per esempio, io dovrei aggiungerlo ai pacchetti per la mamma, se solo trovassi la forza di incartarlo e darlo via]
[e poi ricomprarlo]
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:: by :: lisagialla
infiocchettata
volevo dire che bello che gaia ha scoperto la via puntuale degli sms, invece vado di là a rubare un permalink e scopro che è tornata, tutta sbrilluccicante.
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:: by :: lisagialla
and it's a world of dread and fear
se non avessi fatto quello che faccio - ormai è troppo tardi per cambiare idea e prima mi sarei trovata una vita universitaria puntellata di famiglia e amici di famiglia, non ero tipo da poterselo permettere - avrei fatto il medico. preferibilmente il medico legale, poi, credo abbia a che fare con la tendenza a smontare le cose. di strascico, quindi, non appena arriva in casa una nuova malattia - per me o per i miei conquilini - mi precipito da google [1] per chiedere che cos'ho, perche ce l'ho, cosa posso fare e quanto tempo mi resta.
subito dopo, di solito, faccio testamento.
spavantata a morte dai risultati di colica epatica - però è vero, mi fa male proprio lì! - ho ripiegato su una più rassicurante colica addominale e ho trovato l'amichetta typesetter in una delle sue più doloranti esternazioni. la
situazione non migliora, girovagando per splinder, e per fortuna non sono un cavallo.
in ogni caso, sto facendo importanti progressi: l'anno scorso la notte del 22 dicembre impazzirono tutti i denti della mezza arcata superiore destra: dentista d'urgenza l'antivigilia e neanche un morso al torrone della mia mamma; quest'anno anche il buon senso consiglia di non assumere niente di più impegnativo del brodino vegetale di ieri sera, ne approfitterò per drogarmi di the - devo reintegrare - e rimanere, un po' pallida, nella zona decorosa della bilancia.
[1] sì, certo che ho l'abitudine di chiedere pure a un medico vero ma è google l'esperto di casa.
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22/12/03
:: by :: SuperBimba
Post risolto
Comincia (con un paio di settimane di anticipo sul previsto) l'epopea delle sveglie alle quattro e un quarto del mattino. E così, dopo tre settimane abbastanza faticose, se ne prospettano un paio di molto faticose. Alienante, poi, il clima da ultimo giorno di scuola che si respira in redazione. Quelli che, come me, lavoreranno i fatidici 24/25/26 (e nel mio caso anche 27/28/29 e poi chissà), si scambiano orgogliosi sguardi di intesa. Ce la faremo, guerrieri della notizia.
Sono da poco passate le diciassette e trenta e non so se spalmarmi sul divano (e perdere conoscenza, illico) oppure stringere denti e chiappe, mettermi in tutolina e correre in palestra (blocco della tangenziale est permettendo). Per il momento ho avuto la brillante idea di fare un po' di blogrolling casalingo (occhi a palla dietro gli occhiali gialli: se mi sveglio prima delle sei le lenti a contatto nemmeno si appiccicano sul film lacrimale) con la tisana di compagnia. Avrei un paio di cosucce da postare, ma alle mie sinapsi cominciano a tremolare le microginocchiette. Mi limiterò a esprimere pubblicamente un pensiero che da un paio di giorni mi ronza in testa. Ebbene: fino a qualche tempo fa, l'aggettivo di moda tra le fanciulle che contano era solare (ma tu come ti definisci? solare. che rapporto hai con la tua bellezza? solare. che crema è quella lì nel tubetto arancione? solare.). Adesso mi sembra superato da risolto. L'altra mattina, nella fondamentale replica di Vite allo specchio, l'hanno usato in sequenza tutte le ospiti di Monica Setta - e credo la Setta stessa (una donna può essere appagata anche se non ha figli, basta che sia risolta. il sogno della mia vita? arrivare a 50 anni e sentirmi risolta. com'era quell'equazione? una stronzata, in un battibaleno l'ho risolta.). Dev'essere un virus: tant'è che mi ha contagiato persino il Chetti.
Fateci caso, o mie personali critiche televisive di riferimento, then lemme know.
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21/12/03
:: by :: SuperBimba
Side by side on my table
Dopo il sito multiconfessionale, la cena multiconfessionale:
pane arabo di Panificio fratelli Yacoub
pane azzimo approvato dal Gran Rabbinato di Strasburgo
carboidrati sì, ma solidali.
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19/12/03
:: by :: SuperBimba
Mumble
Il Friady five di questo venerdì è molto impegnativo. Ci penserò.
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:: by :: SuperBimba
Orario impiegati...
Orario impiegati è nella mia mente quello che va dal lunedì al venerdì, con collocazione variabile, ma compresa tra le otto del mattino e le otto di sera, con sabati e domeniche liberi cinquantadue weekend all'anno. La mia vita, chi mi conosce lo sa, è moooolto diversa. Ciononostante mi arrivano anche simpatiche mail come quella che vi posto di seguito e sulla quale vi invito a riflettere.
Il 2004 sarà un anno eccezionale ...
Lo sapevi che il prossimo anno è bisestile?
1 giorno in più di lavoro.
Lo sapevi che il prossimo anno il 25 Aprile è di domenica?
1 giorno in più di lavoro.
Lo sapevi che il prossimo anno il 1. Maggio è di sabato?
1 giorno in più di lavoro.
Lo sapevi che il prossimo anno il 15 Agosto è di domenica?
1 giorno in più di lavoro.
Lo sapevi che il prossimo anno il 25 e il 26 Dicembre sono un sabato e una domenica?
2 giorni in più di lavoro.
Lo sapevi che l'1 e il 2 Gennaio 2005 sono un sabato e una domenica?
2 giorni in più di lavoro.
Allora, su con il morale e BUON ANNO!!!
Se la mail vi ha già infestato le caselle in perlomeno quintuplice copia, scusate.
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:: by :: lisagialla
meat is...meat
ci sono le persone e i vegetariani, non ho dubbi. poi ci sono quelli né carne né pesce, anzi solo pesce, niente carne, niente uova. perché? perché non mi piace la carne. ma i pesci non sono animali come le mucche? può essere, a me non piace la carne. ma niente niente? no. ma guarda che la carne ha tanti sapori diversi. ah sì? e a me non ne piace nessuno. [1]
la situazione è precipitata ieri, quando ho scoperto che dal 27 settembre scorso ha chiuso coco's - lo so, lo so che state rabbrividendo, in nome della coerenza e del buon gusto, ma a me piace l'idea dell'hamburger, solo che deve essere senza carne e senza maionese. mi piace il pane al sesamo morbido un po' gommoso, mi piace la sensazione degli strati a diverse consistenze sotto i denti, il sapore sintetico del cibo per le masse. mi piacciono i cetriolini di mcdonald's, per esempio, però non sono mai riuscita a mandar giù il bastoncione findus nel filet-o-fish. tant'è: chiuso per ristrutturazione, dicono. da tre mesi? sarà.
è stato così che ho visto sfumare la mia cena.
è un mondo difficile ma di solito basta organizzarsi un po', a patto di non avere intorno familiari o sedicenti tali. e se a natale si acuiscono i momenti di tensione, figurarsi quelli mangerecci.
a casa, i primi tempi, nascondevano pezzi di tacchino nello sformato di verdure - ma no, è cipolla - convinti che fosse una fissazione delle mie [e che le mie papille gustative fossero in letargo, evidentemente]. il fatto che sia stata la prima decisione presa da che ho smesso di dipendere, almeno alimentarmente, dai miei - e dopo anni di strepiti - non ha fatto vibrare nessuna sinapsi. così dal 1997 ogni pasto in famiglia si apre al grido di ancora fai la vegetariana? giuro, all'inizio ci provavo pure, a spiegare differenze e analogie, adesso mi nascondo dietro al vassoio di crudité e aspetto che passi. e no, non voglio nemmeno un po' di cotechino.
non crediate poi che migliori, col progredire dell'anno: la mamma, davanti all'ennesimo rifiuto della frittata pasquale mattutina - è tradizione! - , ancora si interroga perplessa su dove, quando, cosa e in quale vita precedente abbia sbagliato.
[1] ogni tanto riassaggio, per sincerarmi. in zona riuscivo a mangiare la bresaola - ma quella era disperazione - e la carne di struzzo quasi cruda non sa di carne, quindi è buona. il salame invece sì, quindi no.
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:: by :: SuperBimba
Tomino di Natale
Mi sono svegliata adesso e non ho ancora aperto gli occhi del tutto. Però ho già letto il post del giorno: questo.
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:: by :: lisagialla
perché io ri-valgo
ricordate? ecco, ieri mi è arrivato un altro pacco, praticamente identico, con tante scuse per il ritardo. e io ho toccato con mano il tetto della mia onestà.
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18/12/03
:: by :: lisagialla
l'argomento di conversazione del momento
lo ammetto: ho un'idea un po' piu' che vaga su cosa farò a capodanno, sono arrabbiatissima perché non ho ancora neanche un addobbo in casa - fatta eccezione per una campanella che mi porto dietro da anni ma forse l'ho pure persa - e alla mamma ho regalato una pashmina bellissima, sì. ciao a tutti, e se non ci vediamo prima delle feste, auguri di buon natale e buon anno.
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17/12/03
:: by :: SuperBimba
Quel che resta del senso è nell'ultima riga
In giornata ho vissuto, ma per gran parte del tempo non c'ero. C'ero, esattamente presente a me stessa, invece, per tutta la notte: insonne senza una grinza, liscia, perfetta, mai perso nemmeno per un attimo il controllo della mia mente galleggiante tra i pensieri più brutti che ha trovato. Alle 4, la sveglia mi ha ricordato che dovevo proseguire a pensare in posizione ortogonale al terreno. Ho guidato e attraversato Milano senza prestare attenzione alcuna, col pilota automatico ai comandi da qualche parte del cervello. Joan Armatrading si è sbattuta per tre minuti e trentasei secondi a ricordarmi che ho avuto giorni migliori.
Ho rivissuto ancora in un paio d'occasioni. Il Frà mi ha abbracciato e ho avuto la percezione di possedere ancora un corpo. Mr. Big mi ha raccontato di un incontro furtivo delle sue labbra con quelle del nostro nuovo affabulatore delle otto e mezza e ho avuto la percezione momentanea, ma pressante, di possedere ancora degli ormoni.
Credo di aver lavorato, qualcuno mi ha detto di avermi ascoltato.
A pranzo sono fuggita, con la Cri, la Cri, la Lù e il fidanza della Lù e sono stata bene, ma probabilmente era la vita di un'altra. Doveroso il consulto al libro delle risposte che mi ha dato le risposte che volevo, ma sicuramente ha sentito male le domande. A casa ho perso conoscenza per tre ore, svegliandomi con la nausea del millennio.
Tutto questo per risponderti, Frà. Adesso c'è la cena della radio e non so bene perché, ma per la prima volta io nemmeno.
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:: by :: moni
differenzialita' semantica
non vi nascondo che al primo esame all'universita' mi ero chiesta "a che mi servira' 'sta semiotica?"
oggi mi e' tutto molto piu' chiaro invece, quando ti capitano scambi di mail di questo tipo:
io: "se domani non mi mandi le scalette al massimo entro mezzogiorno, settimana prossima non va in onda nulla. e noi due andiamo in vacanza a tempo indeterminato, suppongo."
risposta: "stai tranquilla, e' tutto ok. te le mando alle diciasette."
direi che si tratta, lampante, o di una distorsione legata ad una percezione diametralmente opposta del concetto di tempo, oppure ad una diversa percezione del significante delle parole "mezzogiorno" e "diciassette".
meno male che c'e' questo fantastico sole, e il cielo azzurro azzurro oggi.
cosi' io faccio una fuga al mercato di via sannio e prendo un po' di tempo -magari mi rilasso- prima di elencargli tutte le parolacce che ho imparato in 29 anni, semanticamente esplicate ovviamente.
stai tranquillo.
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:: by :: lisagialla
rivelazioni
learning to fly: oggi ricorre un anniversario molto romantico, non ne avevo idea.
[Giuda MaccaBlog, Inveblog]
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16/12/03
:: by :: lisagialla
handshaking
george clooney a sanremo, nick cave a milano.
uscendo dalla metro, stamattina, ho pensato che fosse davvero una bella, bella, bella giornata.
poi è andata così così: gli occhi non mi si sono aperti fin verso le quattro del pomeriggio e io non sopporto quando al posto delle occhiaie viola - a cui mi lega una rassicurante, financo affettuosa consuetudine - ho due palloncini neri e ristagnanti, neanche avessi folleggiato tutta notte in voile di seta. invece ieri sera ho guardato, in pigiama, gli italian music awards - a proposito, chi ha truccato la de laurentis? - ma non ne ricordo la fine. so solo che a un certo punto mi sono sorpresa a essere contenta per ramazzotti e ho avuto molta paura.
mi sono esplose le lenti a contatto, quindi è comparso un modem.
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15/12/03
:: by :: SuperBimba
Uff.
Questo post serve principalmente ad aggiornare sulle mie condizioni mentali e fisiche tutti coloro coi quali vorrei farmi viva in questi giorni, cosa che fino a ora non mi è riuscita. Attorno a me i colleghi tossiscono tisici (e dopo la puntata dell'altra notte di Sfera sulla tbc, beh, brrrr), io mi sto riprendendo con la lentezza che si confà a chi è costretto a guarire in turno. E che turni, tra la cattura di Saddam, i casini degli scioperi (io 165 minuti di viaggio per arrivare in radio: ma è colpa dei cobaslatte, che hanno deciso di bloccare la tangenziale esattamente all'altezza di casa mia) e il rinvio della Gasparri alle camere. Giornatine da niente, insomma. Fortunatamente domani sono a casa - e in teoria mi toccherebbe girare un po' per regali di Natale, ma chissà. E domani sera se non perderò prima conoscenza sarò ovviamente qui.
Segnalazioni sparse. La premessa è che sugli ayatollah della gastronomia sono piuttosto d'accordo con un vecchio Uitt, ma a me piace tanto Jamie Oliver e volevo scrivervi che la grande RachelleB segnala il suo blog.
E poi c'è anche il fatto che domani sera La 7, non chiedetemi perché, trasmette le ultime tre puntate italiane di The strip (dico italiane perché la seconda stagione non finisce qui, immagino non ci sia ancora stato il tempo di tradurre le rimanenti, visto che sono andate in onda fino a novembre). Ma la buona notizia è che, almeno in Francia, sono usciti i dvd.
Adesso mi tocca tornare a lavorare. Come da headline: uff.
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14/12/03
:: by :: lisagialla
confession of a dangerous mind
e alla fine di questo tzunami [1] mi sono chiesta se non sarebbe convenuto lasciare indietro qualche post, da mandare magari di mercoledì sera, dopo i tre gesti clinique ma prima di scaldare una cena rimediata, per far finta di avere scintille frivole pure infrasettimanali. beata gioventù, signore mie.
[1] si ringrazia tylenol per aver reso possibile tutto questo.
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:: by :: lisagialla
black is black
una delle ultime novità al momento della mia sparizione era il nuovo the petunias - l'ho detto che riemergo da lunga apnea - che da casa non brilla ma si legge, altrove richiede un poco stiloso seleziona tutto. e non è neanche questa gran novità: il blog illeggibile l'aveva già fatto j. t. leroy e poi ci ha ripensato, siamo i soliti provinciali.
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:: by :: lisagialla
any given maccabee
l'iniziativa per dormiglioni di gnueconomy ci è sempre molto piaciuta, oggi ci piace ancora di più. [senza contare che il riappropriarsi di un programma per la posta elettronica comm'il faut consente finalmente tutto il diletto che quei rugbysti nudi promettevano da tempo, l'editore ha di che andar fiero di me]
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:: by :: lisagialla
tredici
rapido giro prenatalizio - m'intristisce, nonostante i triti proclami cinici degli anni scorsi, che quest'anno i preparativi siano strimiziti e il natale improvviso e lontano da casa - e mi regalo un bagnoschiuma al cardamomo e un lip jam dolcibaci alla banana che sulle labbra pare un po' il gloss di debby, quello con la sfera roll-on del cui passaggio si perdeva ogni traccia dopo al massimo sette secondi. avrò avuto cosa, tredici anni?
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:: by :: lisagialla
thirteen
una decina di giorni fa ho visto thirteen e mi sono ricordata di robba che parlava di madri che quella porta la sfondano e no, proprio non mi è sembrato. quella madre lì pare capire le cose solo quando si trova costretta: è sua la porta che sfondano e poi la costringono a uscire e guardare. lei, tracy, potrebbe davvero essere chiunque: mi ha spaventato quando risponde le stesse frasi fatte di cui io sono andata orgogliosa. non c'è davvero mai grande differenza sostanziale, è sola questione di opportunità e, forse, di avvenenza.
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:: by :: lisagialla
caciara! caciara! caciara!
leon è stato un importante punto di svolta per la mia vita ormonale - ça va sans dire- ma il besson che adoro è quello che quando produce fa molta caciara. qualche anno fa taxi [1] tenne me e il mio amico wolf incollati a un grande schermo torrido di luglio, usciti poi per una birra ci piovve addosso tutta l'acqua dell'estate, splendida serata. ieri sera ho visto yamakasi e ho saltato e corso e fatto capriole e salvato la vita a un bambino, che male non fa. al sol pensiero, poi, certa america mi ha fatto paura.
[1] in italiano con due x
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:: by :: lisagialla
blog-star-shoes
uh, una settimana intera senza blog. una settimana intera senza il controllo quotidiano della posta elettronica, dirò di più, ma queste sono triste questioni personal-aziendali e non starò qui a fare l'elenco delle mie disgrazie.
non che non vi abbia pensato, sia chiaro. per i primi giorni ho addirittura conservato l'istinto da blogger nella lettura delle notizie, poi non ho trovato il modo di mantenere - e aggiornare - né l'uno né le altre.
in condizioni normali, per esempio, avrei senz'altro commentato almeno questa: una specie di bignamino di fedda eleganza, fico come studiare alla cacciari\prada può esserci solo scendere a prendere la cena dal giapponese sotto casa con le tai chi di black mamba. le stesse - le stesse identiche - che un attimo prima hai visto sull'internet altrui insieme alla scatola, il tappeto sotto e tutto il resto.
un po' meno elegante, invece, j. lo. ma povera stella, in fondo ha fatto quello che avrei fatto io - avremmo fatto tutte? - se la mamma non fosse riuscita a trasmettere un certo qual senso del decoro: sei da vuitton e sei tu la diva? carpe diem, o quantomeno la borsa, e scappa.
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13/12/03
:: by :: SuperBimba
La comunanza d'interessi
Pomeriggio/sera di lavoro, turno 17/24, quello, cioè, che mi tocca mediamente più spesso. Terzo weekend successivo di corvée, se si conta che l'ultimo fine settimana mi è stato portato via dalla prima agli Arcimboldi. Insomma, meno voglia di lavorare che mai - e tutto ciò mi toglie energia e motivazione, perché nonostante tutto io continuo a essere arciconvinta che sarebbe il mestiere migliore del mondo, se, se, se.
Per fortuna che, almeno fino alle 20, mi ha tenuto compagnia il Frà. Quando siamo in turno insieme, attacchiamo invariabilmente a chiacchierare di musica, aggiornamenti sulla situazione radio e tv (con la scusa dell'interesse professionale possiamo permetterci di non definirli pettegolezzi), tecnologie varie (e qui è solo lui che aggiorna me) e, da qualche mese, blog. A volte ho la sensazione che a qualcuno stiamo nettamente sulle palle. Quindi ci dò dentro con più gusto.
Oggi si parlava, appunto, di blog e, visto che ha ripreso a scrivere con più lena, la mia voce preferita ha subito tirato fuori il post. E mentre lui adesso si gode la serata, io chiusa nell'open space (potenza dell'ossimoro) mi continuo la riflessione per conto mio. C'è che più passa il tempo, e più vagolo nei telematici cavoli altrui, meno sono d'accordo con il giudizio tranchant del Neri. La blogosfera si dividerà tra blogstar e blognulla, vabbè. Ma lo spartiacque non è necessariamente e solamente il talento: leggere le pagine della mamma di Thomas potrebbe essere un buon esempio.
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12/12/03
:: by :: SuperBimba
Al buio o per ciechi?
Scusate la battuta per niente politically correct, ma è inevitabile giocare sulla traduzione del servizio Blind dater. E' che i loro banner, che infestano una buona percentuale delle mie finestrelle di icq, inevitabilmente mettono il dubbio: davvero grazie a questo sitarello posso incontrare uomini così?
Notare la frase ho sentito che ci vanno tutte le ragazze, da sfigato che all'improvviso si illude di poter diventare marpione, il tutto grazie alla quantità, perché a tirare nel mucchio qualcosa verrà pur su, no? E che gli ometti, però, non si illudano, perché se avete il fegato di seguire il link sopra riportato, vi trovate di fronte a visioni femminili altrettanto sconcertanti. C'è che mi sfugge il sicuramente brillantissimo concetto di marketing sotteso all'operazione.
Due post fa ho detto che come cadeau di Natale vorrei un fidanzato. Ecco, spero che nessuno, mosso a pietà dalla mia affermazione, decida di regalarmi un accesso a Blind dater.
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:: by :: SuperBimba
Lost&found
Il Macca temeva il peggio, ma il Buroggu ci fa sapere che è vivo e lotta insieme a noi.
Ben tornato e un abbraccio a Bitful.
Ah, adesso vado davvero a fare il pisolino.
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:: by :: SuperBimba
Fixing
Dopo il tracollo di ieri (e mi scuso con chi sperava di avere in qualche modo mie notizie, ma sono precipitata in totale catatonia), oggi sto un pochino meglio. L'idea di un weekend lavorativo da cui non posso prescindere, nemmeno se moribonda, non mi aiuta di certo, ma tant'è. Nel mio delirio notturno ho sognato di provare una maglietta bianca taglia 49 (sic) da una commessa che mi assicurava che mi sarebbe andata benissimo, visto che, dopotutto, io ero una esatta 46. Dev'essere un incubo da dieta.
Ora vado a fare un pisolino sotto il plaid sbirciando le puntate di ieri sera di Friends (non so come mi sono ricordata di programmare il vcr). Intanto, giusto se qualcuno si annoia, copincollo le domandine del Friday five.
1. Do you enjoy the cold weather and snow for the holidays?
Vabbè. Cioè, quest'usanza ammerigana del Friday ha delle sue ragioni (che in altra sede ho cercato di interpretare). Ma anche voi, signori autori delle domande, venitemi incontro! Ma che razza di domanda è? Ok, ok. Mi piace tanto quando a Natale nevica. Se fa un freddo impossibile e basta, un po' meno. Se c'è la nebbia, ancora meno. Sono belle le giornate invernali rigide ma terse, ma sotto le feste voto sempre per la neve, soprattutto se non devo andare al lavoro (parlo io, che sono in turno anche il 24/25/26, per la delizia dell'ascoltatore natalizio, sicuramente autotrasportatore di panettoni per i negozi che li hanno terminati all'ultimo momento). Ah, belle anche le giornate dicembrine con la temperatura sopra i 30 gradi, ma non le ho ancora trovate, da queste parti:)
2. What is your ideal holiday celebration? How, where, with whom would you celebrate to make things perfect?
Mi piace passare il Natale in famiglia, ma per il secondo anno non sarà una festa allegrissima. Così è la vita, dopotutto. Invece, per quanto riguarda Capdoanno, gli ultimi due, passati con gli amici sul lago, sono stati in assoluto i più belli. Beh, anche quello del 2000, tutta notte in giro per Roma, con il mito del bacio De Beers (sorvoliamo sull'identità del baciatore) e Sere coi sandali senza calze.
3. Do you do have any holiday traditions?
Forse nessuna diversa da quelle dell'italiano medio:)
4. Do you do anything to help the needy?
Si fa ma non si dice.
5. What one gift would you like for yourself?
Lo ripeto per l'ennesima volta. Un FI-DAN-ZA-TO!!!
Il tema del Photofriday questa settimana è bellissimo, anche se forse scontato, appunto, col Natale alle porte: childhood.
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10/12/03
:: by :: SuperBimba
Nelle ultime tre settimane[II]
Mi sono ammalata. E vorrei che qualcosa cominciasse a girare nel verso giusto, ma pare proprio che non debba essere così. Avrei anche bisogno di tanto, tantissimo cioccolato.
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09/12/03
:: by :: SuperBimba
Stanchella
Dagli Arcimboldi al convegno sui gulag, non riesco a tenere gli occhi aperti. Confido nel fatto che l'addetta stampa del Teatro alla Scala sia ingrassata di colpo di sei chili, come da mie maledizioni, la stronza balena grigia.
Sono ancora sconvolta dalla mia mattinata in mezzo a centinaia di pischelli e soprattutto pischellette delle superiori: non ho mai visto tanti perizomi occhieggianti da vitebasse assassine associati a tacchi ad alto rischio. Le bruttine mi hanno sempre fatto molta tenerezza, ma questa mattina ancor di più, ché ancora una volta mi sembravano proprio poche, in mezzo a tante bimbette molto, molto carine. Quando guardo i ragazzini, invece, mi chiedo per chi di loro avrei perso la testa a diciassette anni: sono rimasta indecisa tra il moretto con la maglia Guru (a trent'anni le odio, ma - appunto - ho trent'anni) e il biondo dal capello sconvolto con la felpa verde della seleçao. Forse questo qui tra vent'anni assomiglierà a Mr. Big. Mi ha consolato vedere tra tante kefiah anche un ragazzetto che leggeva il Foglio - e soprattutto che il ragazzetto non aveva l'aria secchiona e loffietta da aspirante bocconiano. Anzi, dopo un po' si è fatto un pisolo.
Io di mio ci ho messo un venti minuti di involontario squat alzagluteo. Non ho fatto anche i bicipiti perché ho approfittato per farmi reggere un po' il microfono dall'aitante Reibman, insieme attraente e fastidioso, come capita che siano i radicali.
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08/12/03
:: by :: SuperBimba
Nelle ultime tre settimane
Prima ho dovuto cambiare il pc, che era andato a pezzi. Poi mi si è rotta la frizione dell'auto. Oggi è morto il monitor. Aprirò una sottoscrizione:)
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:: by :: SuperBimba
Toh, non lo sapevo...
chi è Miss Mondo. E dire che non era nemmeno lei, quella vestita di rosso;)
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:: by :: moni
la meglio gioventu'
ci sono film che in qualche modo ti si appiccicano addosso ancor prima di averli visti e che poi dopo si legano indissolubilmente alla tua vita attaverso sottili fili di emozioni continue nel tempo.
ricordo che prima di cannes c'era stata una proiezione stampa clandestina (le 6 ore tutte di fila) a cui non ero riuscita ad andare all'ultimo momento maledicendo il mio lavoro. e il giorno dopo mi era bastato guardare la mia collega negli occhi per capire cosa sarebbe stato per me.
poi, finalmente, al cinema quest'estate.
la prima parte giudizio sospeso, la seconda un pianto ininterrotto (diciamolo pure, in tutta sincerita': singhiozzi) per tutto il tempo. anche desiderando intensamente di aver potuto, pur in mezzo a tutte le difficolta', vivere quegli anni.
in cui almeno sembrava esserci la forza di lottare ancora per qualcosa al di fuori di se stessi.
e all'uscita dal cinema (I was in love then) l'sms che aspettavo da qualche settimana.
e qui il primo filo legato, bello stretto stretto.
poi stasera: mi accovaccio sul divano con il mio papa', che la mia "maturita'" mi sta facendo un po' trascurare ultimamente, e dopo i primi cinque minuti lui e' cosi' preso che comincia il suo racconto parallelo: il suo '68, la 500, i viaggi, l'universita' e le ragazze.
fino ad un involontario, preso dall'entusiasmo... "ti ho raccontato vero di quando ho passato la frontiera con il fumo che avevo comprato a londra per i miei amici del paese? dio che paura, li' mi sbattevano dentro per un bel po' se mi beccavano" e io "no papa' non me lo avevi mai detto".
lui, tornando in se' e arrossendo: "si' ah beh.... cioe'...." guardando la tv "ma questa ragazza chi e'?"
non credo se ne sia accorto, mi e' scivolata una lacrima silenziosa.
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06/12/03
:: by :: lisagialla
senza parole
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:: by :: SuperBimba
Ugo Zatterin vs. Rocco Siffredi
Chi ha studiato scienze delle comunicazioni come me[1], ricorda come un capitolo fondamentale della formazione[2] il tema della censura in televisione. No, non sto parlando di sabine e regimi, ma dei tempi di Filiberto Guala, quando non si poteva parlare di sesso. Neanche da lontano, non si poteva dire membro del parlamento o in seno all'assemblea. Ieri mi è tornato in mente quel memorabile pezzo di archeotivù, quando Ugo Zatterin diede al tiggì la notizia dell'approvazione della Legge Merlin, senza nemmeno accennare al concetto di "case chiuse" o di "prostituzione"[3].
Ecco perché mi è tornato in mente.
Questa la notizia che ha messo in subbuglio i miei colleghi.
IL PRIMO PENE APPARVE 425 MILIONI DI ANNI FA
(ANSA) - WASHINGTON, 04 DIC - Il primo pene e' apparso sulla Terra almeno 425 milioni di anni fa: lo hanno appurato alcuni scienziati inglesi dopo avere trovato, nell'Herefordshire, un fossile dalle forme inequivocabili. Ne parla, nel suo ultimo numero, la rivista scientifica americana Science. Gli esperti hanno chiamato lo sconosciuto animale, un crostaceo, Colymbosathon ecplecticos (in greco, nuotatore dal grande pene) perche' presenta dimensioni da fare impallidire, almeno in proporzione, un superdotato come Rocco Siffredi, la nota pornostar di Ortona. Il crostaceo, di una lunghezza di circa mezzo centimetro, ha un pene lungo un quinto del totale. Il Colymbosathon e' della famiglia degli ostracodi, alcuni dei quali sono ancora piu' superdotati (fino a un terzo della loro lunghezza) dell'antenato inglese, e sono in grado di produrre quantita' di sperma impressionanti: una scia lunga fino a 10 volte circa la lunghezza del proprio corpo. (ANSA).
Ed ecco com'è apparsa sul Sole 24 Ore[4].
Paleontologia
TROVATO L'ESEMPLARE PIU' ANTICO DI UN ORGANISMO MASCHILE
Un gruppo di ricercatori avrebbe individuato in un fossile risalente a 425 milioni di anni fa il primo esemplare conosciuto di essere vivente inequivocabilmente maschio. Si tratta di un ostracode, un piccolo crostaceo che viveva negli oceani. Il fossile è stato ritrovato all'interno di una roccia del Regno Unito ed è ricco di tessuti molli. I ricercatori dell'Università di Leicester sono riusciti a realizzare delle immagini dell'esemplare conservandone i dettagli tridimensionali. Secondo gli studiosi il crostaceo ritrovato appparterrebbe a una nuova specie che è stata denominata Colymbosathon ecplecticos. La notizia è stata pubblicata su «Science».
[1] anche se la pergamena appesa tra la finestra e l'armadio riporta correttamente la laurea in lingua e letteratura francese. Ai miei tempi, comunicazioni e basta quasi non c'era - e adesso mi chiedo quanto riusciranno a comunicare, una volta laureati, tutte le migliaia di studenti iscritti a quelle frequentatissime facoltà.
[2] o perlomeno dell'esame di teoria e tecnica dell'informazione, che è poi la mia materia di tesi. Come poi io mi sia laureata in francese è presto detto: nella tesi si parlava di televisione francese.
[3] sì, ce l'ho da qualche parte, ma se solo avessi un po' più di ordine nelle mie vhs...:)
[4] purtroppo in questo periodo sono scannerless.
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05/12/03
:: by :: lisagialla
II G
mangio insalata di polpo e patate mentre leggo il chettiblog e mi ritorna vivida l'immagine della mia scuola, di cosa parli lui diventa secondario. un liceo col cognome di un vocabolario col cognome di una delle - innumerevoli - professoresse di italiano e latino, in greco invece eravamo blindati. l'ho fatto tutto ma ancora adesso quando mi chiedono che scuola hai fatto? mi viene da rispondere secondoggì: l'aula mansardata col balcone, un uccellino azzurro chiamato ariosto e lo stanzino dove quella volta per scherzo chiudemmo nicola e il boccio e sbattevamo forte i pugni sui banchi per camuffare i rumori di protesta.
quell'anno che ero al primo banco perché da subito in ritardo, che si dormiva sempre almeno due per casa, che si studiava una volta al mese ma per tutta la notte, che si beveva e si fumava molto, di nascosto.
quell'anno degli scioperi inventati, fotocopie di volantini decoupati, e la finale del torneo di calcetto con la mia amica nobile, ultimo difensore davanti alla mia porta, a fare gesti ignobili. perdemmo: il calcio non è sport per signorine.
quell'anno che compivamo i 18 anni e da gennaio in poi fu tutta prove d'abito, fidanzamenti e autogiustificazioni.
quell'anno che ci sospesero quasi tutti perché qualcuno aveva scritto la tu' mamma maiala sul diario altrui. finì che ne bocciarono un'esagerazione, uno - il fidanzato della sorella della mia compagna di banco - a settembre addirittura.
la gita in grecia in principio di terzo cambiò per sempre gli equilibri e c'è gente con cui non parlo più da allora.
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:: by :: jason
in diretta da New York
dal vostro inviato
La foto qui accanto parla da sola, direi. Si è scatenata questa mattina una bufera di neve - era prevista, fra l'altro - e l'ultimo mio sogno prima di partire è stato esaudito. Adesso resta da vedere se mi faranno tornare... Incrociate le dita.
Ho già detto un sacco di cose su NY - e qualcosa mi tengo ancora per dopo - ma dopo aver visto la neve a Central Park, beh, magia. |
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:: by :: SuperBimba
Un minuto di raccoglimento.
Non riesco a commentare, anche questa la copincollo com'è.
ANSA 2 - 05/12/03 16.39.00 - sanremo:simona ventura in pole position per conduzione
SANREMO: SIMONA VENTURA IN POLE POSITION PER CONDUZIONE
(ANSA) - ROMA, 5 DIC - Sara' probabilmente Simona Ventura a condurre il Festival di Sanremo. Secondo indiscrezioni, la conduttrice di 'Quelli che il calcio' e' in pole position per fare da padrona di casa all'Ariston. Il nome della Ventura era gia' circolato nelle scorse settimane dopo il no di Paolo Bonolis, ma a seguito della conclusione della fortunata avventura dell'Isola dei Famosi, sembra che i contatti con Raiuno si siano intensificati. (ANSA).
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:: by :: SuperBimba
La sindrome Gaia
Tutti troppo affaccendati. Questa settimana neppure il Friday five. Il tema del Photofriday è structure. Mah.
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04/12/03
:: by :: SuperBimba
Le bugie di lisagialla
No, non le aveva messe nella scarpiera... Guardate a chi le ha prestate:
spero solo che Paris Hilton, per contraccambiare il favore, non le faccia fare un giro col suo vestito:)
per l'ispirazione, graaaazie a Megastyles
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:: by :: SuperBimba
Invidia
La mia ha raggiunto livelli inimmaginabili, pensando al nostro inviato. Ecco, tra gli altri motivi, perché.
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:: by :: moni
carletto's party
leggo... "Sabato 6 dicembre alle ore 21.00 in onda su Video Italia Solo Musica Italiana lo speciale Carletto/TvSette"
mmmmhhh... ma e' la festa di SB!!! :)
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:: by :: jason
mcsweeney's hunt
La giornata di shopping si è brutalmente interrotta in una piccola libreria sulla Lexington. Uno dei tanti foglietti che mi sto portando dietro da giorni indicava che la piccola libreria era in realtà un McSweeney's bookseller.
I commessi delle librerie sono tutti sempre incredibilmente cortesi, non so, deve essere qualcosa che ha a che fare con la carta, a renderli le persone più gentili e - all'apparenza - pacate del mondo. Fatto sta che ripeto la mia tiritera sui numeri mancanti del quadrimestrale di Dave Eggers e mi sento dire che no, neanche loro li hanno più [del resto sono fuori catalogo da tempo immemore], ma...
Il commesso mi racconta dell'esistenza di un negozio di McSweeney's a Brooklyn e mi giura che il numero 5 è sicuramente disponibile, da loro. Colto dal sacro furore mi precipito in albergo e, onde evitare viaggi a vuoto, telefono. Sì, il 5 c'è... e anche il 4, pur senza custodia. Tanto basta, scendo in strada, prendo il primo taxi che trovo e mi faccio portare laggiù.
Il negozio di McSweeney's a Brooklyn è indescrivibile. Inquietante, forse, è la parola giusta. Sembrava un negozietto anni venti, di quelli strani, uno di quei negozietti che si sarebbe potuto vedere in un qualunque film espressionista. Una sorta di incubo di Lang e Murnau, per intenderci. Il bancone dietro il quale stava il commesso, per dirne una, era posto a oltre due metri di altezza. Per avere un'idea più precisa di quella follia potete fare leggere qualcosa qui.
Ora mancherebbe solo il numero 7. Mancherebbe, visto che l'ho trovato su eBay. Ah, il venditore è di New York: ci incontriamo domani, di persona, a Park Avenue.
Il tutto per la gioia, si spera, della coinquilina.
Per finire, in breve, Bloomingdale's non è niente di che, semplicemente una Rinascente sotto steroidi.
Da Fusha [1065, First Avenue, sull'angolo con la 58th Street], ho mangiato il miglior sushi - finora - della mia vita. Ho visto fare degli assoluti capolavori di riso e pesce crudo, che ancora stento a crederci. Altro che i nigiri e i quattro maki che fanno da noi.
E infine, oggi, 3 dicembre 2003, dopo neanche una settimana a New York, un uomo mi ha avvicinato a SoHo, fra Lafayette Street e Sping Street e mi ha chiesto un'indicazione stradale. Mi ha chiesto dove fosse Houston Street [pronunciato hauston, mi raccomando] e io, con tutto l'orgoglio di cui sono capace, gli ho indicato la direzione giusta. [Sì, lo so che non era difficile, dato che SoHo sta per South of Houston, ma la cosa mi ha inorgoglito non poco. Ecco. :)]
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03/12/03
:: by :: SuperBimba
Pancione
Gwyneth Paltrow e Chris Martin aspettano un figlio.
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:: by :: SuperBimba
Impossibile esimersi...
...dal copincollare quest'agenzia:
ANSA 3 - 03/12/2003 19.04.00 - tv:da berte' a drupi, tutti in 'beauty farm' dal 27 gennaio
DA BERTE' A DRUPI, TUTTI IN 'BEAUTY FARM' DAL 27 GENNAIO
10 CANTANTI TORNERANNO INFORMA CON ROSITA CELENTANO (ANSA) - ROMA, 3 DIC - Da Loredana Berte' a Drupi, da Scialpi a Riccardo Fogli: sono alcuni dei dieci cantanti che dal 27 gennaio entreranno nella Beauty Farm in Toscana per partecipare all' omonimo reality show di Raiuno condotto per otto settimane da Carlo Conti in studio e da Rosita Celentano nell' 'istituto di bellezza'. Il programma, prodotto da Magnolia, e' uno dei reality che scenderanno in campo nel 2004 sull'onda del successo dell' Isola dei famosi. La beauty farm e' stata individuata in Toscana e li' ci sara' Rosita Celentano con i dieci cantanti che dovranno sottoporsi ad una 'rieducazione' fisica, di look e anche canora per farsi trovare pronti alla sfida che mette in palio un premio importante: la collaborazione con un artista di grido e la produzione e promozione di un nuovo singolo. Nella rosa dei candidati a partecipare alla sfida ci sono: Riccardo Fogli, Drupi, Loredana Berte' , Angela dei Ricchi e Poveri, Scialpi, Mino Reitano, Cristina D'Avena, Shel Shapiro e Fiordaliso. Carlo Conti condurra' il programma da uno studio allestito in una tensostruttura in Toscana vicino alla beauty farm. Il programma andra' in onda il martedi' in prima serata e dal lunedi' al venerdi' come striscia pomeridiana (l'ora non e' stata ancora definita). Nella striscia verranno monitorati i 'progressi' dei dieci che si sottoporranno ad esercizi fisici, ad un training canoro, ad un programma di 'rieducazione' del look, a trattamenti di vario tipo per il benessere generale. I cantanti saranno seguiti da istruttori di ginnastica, medici e personale specializzato. Nella puntata del martedi' si passera' alla sfida vera e propria con le nomination. Il pubblico potra' votare col televoto. (ANSA).
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:: by :: SuperBimba
Masochiste!
essebì: «papà, trovi anche tu che in questo periodo io sia... smunta? sciupata? brutta?»
papà di essebì: «ma no... non sei brutta... è che in faccia hai come... delle... macchie».
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:: by :: SuperBimba
Lo scherzo della quarta di copertina
Leggere jAs, qui sotto, mi ha, come prevedibile, fatto riprovare un tuffo al cuore. Temo che per qualche tempo a NYC non ci tornerò; le vacanze di gennaio, causa stanchezza accumulata, saranno molto probabilmente spiaggia&sole. Beh, un po' di grande mela ci sarà, visto che dovrei partire con i compagni di quel viaggio, ma questa è un'altra storia e la racconteremo un'altra volta, o forse no.
Non riesco nemmeno a immaginarmi lo shopping sfrenato a cui si sta preparando il coinquilino di sere. Giuro che quando ho saputo che questa mattina il dollaro ha toccato nuovi minimi sono tornata a pensare al complotto:)
E così mi è venuto in mente che ho ancora qualcosa da leggere, tra i volumi comprati negli ultimi viaggi. Una scorta impressionante me l'ero fatta a Parigi, in febbraio, nella mezza giornata libera dalla presentazione dei dati finanziari Renault. Fuga all'alba per aspettare che si aprissero le librerie dei Grands Boulevards, carta di credito alla mano e via. Di quelli ne ho ancora uno intonso. L'ultimo letto è questo. Che non sarebbe nemmeno stato malaccio, non mi avessero fatto lo scherzo della quarta di copertina.
[chi volesse leggere il romanzo, non vada oltre]
son dernier ami se jette du quatrième étage, sa compagne lui annonce qu'elle le quitte et emmene avec elle leur petite fille...
Tutto questo succede tra pagina 167 e pagina 169. Quante pagine ha il libro? 174.
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:: by :: lisagialla
comunicato
l'incursione del coinquilino mi ha messo un po' di buonumore, quindi mi piego e acconsento a posticipare il limite dell'umana sopportazione di qualche ora, ma se quando stasera uscirò di qui non avrà smesso di piovere adirò le vie legali. io chiedo i danni, ecchecazzo.
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:: by :: jason
caught between the moon and new york city
Dunque, almeno il titolo è tutto minuscolo: un buon inizio.
Che io questa cosa dell'inviato da New York l'avevo anche presa sul serio. Solo che la coinquilina sarebbe dovuta essere al corrente del fatto che sono un cialtrone... Innanzitutto non mi sono piegato alla richiesta di cambiamento del nickname in "Mr. Big", visto che anche questo si presta all'occasione. E poi non mi sono fatto sentire per giorni interi, mentre scarpinavo su e giù per Manhattan. Il primo caso di "inviato" non collaborativo.
A mia discolpa devo dire che New York porta via la testa. I piedi vanno via da soli, per ore, lasciando dietro una scia di sangue. Ore a piedi fra un'isolato e l'altro - anche se i taxi sono formiche e non costano nulla, fino a crollare, la sera, ai piedi del letto. Sul pavimento.
E' la mia prima volta a NY, ma ogni angolo di strada è un ricordo della mia infanzia. Ogni occhiata è un film già visto, con il fumo che esce dai tombini durante mattinate troppo fredde per riuscire a tenere gli occhi aperti. Ho rischiato la paresi facciale, con il vento gelido di oggi e, per qualche istante, si e' vista anche la neve. Central Park è il paradiso dei ricordi: il Wollman Rink con i pattinatori e il Plaza sullo sfondo è roba da strappare il cuore, se non si sta attenti. Così come l'avvicinamento - con brividi e lacrimuccia - al Rockfeller Center. E' che giro con padre e cliente annesso. E metà del piacere - che si consuma fra i rumori e i profumi della città - me lo perdo a star dietro ai borbottii di chi New York neanche sa da che parte guardarla. E non c'è un posto dove sedersi, e qui si mangia proprio male, e dove sono le donne, e dove andiamo a divertirci, e.
Io voglio solo camminare, stetto rasente ai muri di palazzi senza fine, per imprimermi in faccia - indelebile - il sapore di questo posto. E tornare indietro con un sorriso che sa di Park Avenue, di orologio di Grand Central Terminal, di Battery Park, di Pier 17, di Queensboro Bridge.
E poi mi calo nella parte e faccio il brillante, quello che va a vedere il palazzo di Cartier sulla Fifth Avenue, che passa davanti a Tiffany's - non di mattina presto, però - e si ferma anche a guardare le vetrine. Magari domani farò l'inviato serio e prenderò anche qualche appunto, ché è giornata di shopping. Ho un programma da far paura: Zabar's, Williams-Sonoma, Pottery Barn [giusto per vedere], Bloomingdale's e così via.
...
Poi, fra una camminata e l'altra, capita che uno, per cinque minuti, decida di fare il turista. A Financial District, dice, butto un occhio su Ground Zero.
Non si può.
Non si può, dico, passare di lì e buttare un occhio.
Ti trapassa da parte a parte.
Io, trent'anni, maschio, singhiozzavo come un bambino.
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02/12/03
:: by :: SuperBimba
Uomo avvisato, donna avvisata.
Mettiamo che capita di vederci. Io vi avverto subito: guai a chi mi dice ancora oh! come sei dimagrita! seguito da e come sei sciupata. Capiamoci. Sono a dieta, vado in palestra tutti i giorni, sono dimagrita e ho un viso bel-lis-si-mo, chiaro?
[Ecco, ho fatto una prova. Ho chiesto conferma a mia nonna che mi ha risposto: no che non sei brutta, sei un po'... smunta. Ho capito: voglio una lipotrasfusione dalla culotte de cheval alle guance. Si potrà fare?]
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01/12/03
:: by :: lisagialla
breaking news
| potrebbe trattarsi di un gruppo di terroristi non nuovo a questo genere di azioni scellerate.
dovremmo avere a breve una testimonianza.
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:: by :: MaxTG
Ultimo Avviso
Allora non ci siamo capiti.
Non siamo gente che scherza e possiamo dimostrarlo.
Intanto siamo gia' entrati senza problemi nel vostro territorio ma se questo non dovesse bastarvi , come dimostrato nella foto allegata, abbiamo gia' tra le mani alcuni intimi amici di Carletto e se non volete che incomincino ad arrivarvi ogni giorno dei pezzettini dovrete fare come vi abbiamo chiesto e velocemente, anche perche' PsychoBear non ha un carattere facile e adora usare il suo coltello o i prossimi saranno ''mozzarella'' e ''pomodoro'' e poi tocchera' a Carletto stesso.
Vedete voi come comportarvi.
ACR
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:: by :: SuperBimba
Purtroppo...
...visti gli spiacevoli episodi di minacce, mi trovo costretta a provvedimenti d'emergenza. Carletto, ora, è sotto scorta.
P.S.: sere, lo so che sei in un momento difficile e che io continuo a fare l'idiota, tanto più che oggi non lavoro e non sono costretta a spostarmi per Milano, ma giuro, questa non potevo risparmiarmela;)
P.P.S.: vi siete un po' pentiti, o voi che mi avete regalato al mio compleanno quello splendido aggeggetto digitale?:)))
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:: by :: lisagialla
sportello informazioni
dov'è che si impreca qui?
[01/12/2003: io c'ero]
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