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Il giallino del mese |
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31/10/05
:: by :: Achille
Orgasmo (this is the end )
La verità è che tutto questo non succederebbe se non fosse così faticoso. Se non fosse così faticoso tutto il prima, intendo. E invece ci tocca arrovellarci il cervello tra tattiche e strategie, predisporre discorsi e comportamenti, dispiegare passioni, interessi, esperienze, conoscenze, abilità. Tutto ciò è una fatica tremenda.
Ed è seguito da imprese ancora più titaniche: scegliere cosa mettersi, scegliere il posto giusto per la serata, rendere la propria stanza da letto in grado di raggiungere livelli di decenza secondo gli standard dei Nas e delle Asl.
A quel punto comincia la solita guerra di nervi, inizia il dosaggio dei discorsi e degli argomenti, parte una mano di poker in grado di annientare la lucidità e fiaccare ogni forza d'animo. Dopo tutto questo, cara, è normale che si arrivi al traguardo, come ogni atleta, stanco e spompato, prosciugato di ogni forza vitale e capacità di concentrazione. A quel punto, ad essere sinceri, bisognerebbe fermarsi. A quel punto, a voler essere onesti e pragmatici, bisognerebbe dire: ok, stasera ti ho conquistato, ci si rivede domani belli freschi e si tromba. Invece no. Come fossimo in una qualche sadica specialità non olimpionica al traguardo dei 10.000 metri spunta un giudice di gara che ti dice: "su bello, e ora... 110 ad ostacoli". A quel punto tu pretenderesti pure una grande performance sessuale? Ma siamo seri. Se vuoi accontentati di un colpo di reni, di una prova di nervi, di una botta d'orgoglio, di un ultimo disperato stacco dettato dall'animo e non supportato dal fisico. A quel punto di più non si può fare. Prenditi quello che c'è amore mio, e non chiedermi anche le coccole, le carezze, il dibattito, il cineforum e non so cosa.
A quel punto mi addormento. E non pensare che mi stia addormentanto di gusto. Si tratta del riposo del guerriero. Ma di un guerriero stanco morto, partito per una guerra lampo e finito a scavare trincee e a schivare pallottole vaganti. Si tratta del sonno che viene per sfinimento e che ti prende di colpo senza permetterti di rimboccarti le coperte e controllare che la porta sia chiusa e che il gas sia spento e che la sveglia sia puntata all'ora giusta, che è quel tipo di sonno che ti interrompe le frasi che ti stai mentalmente ripetendo e che avvolge le parole e che vince tutto. Anche quell'ultimo ragionamento che una parte iperattiva del mio cervello si ostina a fare. Ma niente. Faccio appena in tempo a capire che mi sto addormentando, con la fastidiosa sensazione di essermi dimenticato di controllare qualcosa. E non è la porta, non è il gas, non è la sveglia, non è l'antifurto della macchina. C'è qualcosa che mi sfugge, ma ormai è tardi. Ho sonno. Sono morto. Ne riparliamo domattina, casomai. E mentre gli occhi sono chiusi e ogni parte di me è già spenta, ecco l'ultimo bagliore e capisco cos'era che non riuscivo ad afferrare. Ma è tardi. Dormo. Buonanotte amore lo dico senza aprire la bocca. Chissà se tu sei venuta.
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:: by :: lisagialla
white lady
Per risultare eleganti è necessario essere piuttosto magre, aggraziate e di preferenza benestanti – almeno per brevi tratti, presumibilmente quelli tra un cambio di guardaroba e l’altro. per fortuna, autentico passe-par-tout per giornate fitte di impegni mondani è un abito bianco. immacolate, questa settimana su left wing.
iyi: la musa, i contenuti.
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28/10/05
:: by :: lisagialla
jolie for africa
But I do know that if you live in Africa, and you have a small child, please chain that child to the donkey before you go to sleep. [the superficial - because you're ugly]
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:: by :: lisagialla
note to self
se rinascendo capitassi da queste parti e fossi in dubbio su cosa fare da grande:
mai, mai, mai e poi mai un lavoro il cui successo sia misurabile in termini di funziona. niente funziona.
[il che costringe le anime sensibili a scaraventarsi nel primo negozio per comprare qualcosa di ignobilmente costoso. da cui, corollario: tutto è chiuso.]
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27/10/05
:: by :: SuperBimba
Quando i mulini erano bianchi
...e quando le modelle non avevano le tette...
Da un pezzo sono drogata da questo sito, ma devo dire che con l'ultima aggiunta ha superato se stesso. Io questo mickylog non lo conosco, ma vi giuro che gli pagherei il canone perché il suo è vero servizio pubblico.
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:: by :: SuperBimba
Una nota usanza masai
Ieri sera guardavo la televisione, c'era solo l'Isola praticamente senza controprogrammazione. Ma io la reggo solo in gruppo d'ascolto (ieri sera via sms con la Secca, con la quale abbiamo deciso che il vestito della Ventura era courrèges dalle tette in giù e courage dalle tette in su). Però devo anche fare zapping. Poi sono impopolarissima perché nella querelle Albano-Lecciso io tifo per la Lecciso. Insomma, quando il Leone di Cellino ha cacciato la torta con le tre candeline per il compleanno del bambino rapito dalla madre cattiva ho girato canale... e ho scoperto che una rete lombarda fa le televendite delle case. Ville. In Kenya.
Una casa vostra! Una villa! Un posto splendido per le vacanze! Raggiunto ogni settimana da almeno cinque compagnie aeree!
Mi sembrava di essere tornata agli anni del grande Mendella e delle ville in Romania. Adesso sono pronta anche a rivedere le televendite del Bogumil.
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26/10/05
:: by :: lisagialla
to revelation
di tutte le violenze di american psycho - il sangue e gli stupri e i topi e la sparachiodi e gli sgozzamenti e - la peggiore in assoluto è stata dover ascoltare i genesis. per ore. dopo un mese mi hanno dovuto sedare.
[bret easton ellis, sua propria voce]
update: sue proprie scarpe.
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25/10/05
:: by :: Achille
Come il calcio per gli uomini
Alla domanda: "qual'è il corrispondente famminile del calcio" per me c'è una sola risposta. Ma ci ho messo un po' ad arrivarci.
Premesso che qui si esce dai soliti giochini, per quanto godibili e ironici, sui luoghi comuni e sulla dicotomia donnadonnina e uomoddapuzzà, non stiamo qui a spiegare che comunque siamo benissimo in grado di seguirvi o addirittura anticiparvi su film d'autore francesi, arte moderna postdigitale, cucina svedese dalla porzioni microscopiche and so on.
Non possiamo nemmeno dichiararci infastiditi o stupiti dalla vostra passione per certi manzi che non passerebbero alcuna prova antidoping nè minimi test di cultura generale: sotto i nostri letti da adolescenti c'è stato molto di peggio.
Per avvicinarci al punto, è chiaro che per quanto agiamo seguendo logiche diverse (ad esempio io mi sento sconfitto se dopo due ore di shopping non ho comprato nulla, mi sembra di aver sprecato una porzione della mia vita) siamo assolutamente in grado di comprendere la vostra passione per scarpe, stivali, gonne, biancheria, profumi, cosmetica varia. Anzi, parliamo parliamo, ma, cavolo, non ci crederete mica quando vi diciamo che siete belle anche in tuta e struccate vero?
Rimane una cosa: una cosa per noi incomprensibile. Una passione che non riusciamo a capire. Una mania che sfugge ad ogni tentativo che utilizzi la nostra logica.
A cosa diavolo servono tutte quelle borsette?
Non lo fate per piacere, è sicuro (avete mai visto un uomo dire "wow, hai visto quella, che borsetta!"), non lo fate per necessità (ce ne avete centodue e correte a comprare la centotreesima) non lo fate per comodità (sono sempre troppo piccole o troppo grandi) non lo fate per esibizionismo (la maggiorparte delle vostre borsette riposano in fondo al ripostiglio).
Rimane solo una spiegazione: lo fate per avere una cosa che noi uomini non siamo in grado di capire.
Ah, dimenticavo, anche per irritarci. Quando immancabilmente vi chiederemo "visto che hai la borsetta mi tieni questo?" e voi immancabilmente ci risponderete "Ma non ci entra più nulla!"
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24/10/05
:: by :: lisagialla
swallowing is about communication
Lasciate ogni speranza: l’ingresso a Lunar Park è consentito solo se accompagnati. se non volete saperne niente, non dovete leggere niente. altrimenti, brevi cenni. magliette che raccontano e finestre che ridono, questa settimana su left wing.
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20/10/05
:: by :: SuperBimba
Si vota martedì
Saranno la noia cosmica e la banalità devastante dello spettacolo di Adriano Celentano, o magari l'effetto collaterale dei troppi Aulin, ma per un attimo mi sono addormentata sul divano. Ho sognato di essere stata eletta con cinquecentomila voti nel comitato di redazione, di aver dato le dimissioni e di aver riavuto in cambio la trasmissione del mattino.
A saperlo, provavo a candidarmi anch'io.
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:: by :: lisagialla
qualunque cifra
una maglietta nera leggera con il cappuccio e tre righe bianche sulle maniche lunghe. small.
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18/10/05
:: by :: lisagialla
6/31 - pernod
bisogna usare ogni precauzione quando gli estranei cercano di avvicinarsi. è più facile se vogliono portarti a letto: accetti o rifiuti - oppure continui a farti corteggiare, ma ci vuole un certo entusiasmo. le amicizie, invece, andrebbero regolamentate con maggior fermezza. altro che far west, là fuori.
suona il telefono ma non rispondo
serve un galateo, un listino che assegni valore sentimentale alle cose. tre film: sei amico di cinema. un paio di scarpe, un rossetto, una borsa: sei amica di shopping. tre esami, cinque anni, cinquecento notti di viaggi e pettegolezzi, un cumulo di vestiti e segreti, letti e bresaole condivise: sei niente.
e brindo a lei che non è più ritornata
posso prendere tutto quello che so di te - le parole precise - e farne cabaret la sera in cui gli altri bevono troppo per assorbire la novità. la novità, a proposito, è che sei una stronza. su richiesta fornisco particolari circostanziati: che scarpe, che mutandine, a quanti minuti dall'ultima ceretta.
non ho più niente in casa da sfasciare
un formalismo inequivocabile per comunicare che perdonami, non sono amica tua. credevi? e invece. una formula per dirlo subito: non mi piaci abbastanza. anche se parlavamo all'unisono e sembrava a entrambe ragionevole ubriacarsi così perché lo diceva la canzone. è stato un errore. non sarà un caso che lui alla fine decida di ammazzarsi. io, no. tu?
esser contento di sentirsi male
guardi nel vuoto da un po' e non capisci come sia potuto accadere. tu non sei più la stessa. tu eri quella brillante, tu eri l'anima della festa. e adesso che gli altri tralasciano di invitarti la prendi malissimo: un'intollerabile caduta di stile. ma certo non ti dispiace se, per godere meglio di queste mie quattro ore da primadonna infame, ho scelto di indossare la tua giacca. dopotutto, era nel mio armadio.
[1 - 2 - 3 - 4 - 5]
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:: by :: SuperBimba
Mordo (e attacco il morbo)
Febbre, raffreddore devastante, mal di testa, gola in fiamme. Prima di defungere definitivamente, ieri sera sono stata al supermercato a comprare una confezione gigante di fazzoletti di carta e da blockbuster a noleggiare due dvd di sopravvivenza.
Adesso mi è scoppiato il televisore.
Sono un po' nervosetta.
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16/10/05
:: by :: Achille
Sapessi, amore mio, come mi piace
Eppure non dovrebbe essere così difficile comprendere che tipo di domenica desidero. Una sveglia meno scandalosa degli altri giorni, ma nemmeno così tarda: l’importante alla fine è svegliarsi perché non si ha sonno e non per bip bip infernali o speaker biascianti segnali orari. Un jeans e un maglione messi direttamente sopra il pigiama, una toilette accurata che si esaurisce nel fare pipì e sciacquarsi mani e faccia e via, a tirare fuori la macchina dal garage, prendere giornali e cornetti caldi. A quel punto è un attimo compiere quello che considero lo sforzo massimo fattibile durante la settimana, quello che ti dovrebbe bastare a sentirti felice, appagata ed amata: ti porto la colazione a letto, di domenica. Tu ti svegli e ti sciogli tra le lenzuola e, perché no, potrebbe scapparci anche un po’ di sano sesso. A quel punto io ho fatto, tocca a te: tirati sù e preparami un pranzo degno della domenica, che mia madre per anni mi ha svezzato a lasagne, polpettoni e cannelloni, e sono abituato così. Un pranzo di tale livello è propedeutico poi all’unico pomeriggio di domenica possibile: incorporati al divano e armati di decoder di ogni tipo si guarda un qualsiasi evento che consti di ventidue miliardari in pantaloncini, che sono anche dei bei ragazzoni, e non capisco come tu non riesca ad appassionarti. Tra partite, commenti, moviole e polemiche ci si trascina fino ad ora di cena. Questa volta basta anche un piatto leggerino, sono già apparecchiato davanti al posticipo. Se proprio ci tocca chievo-ascoli o treviso-messina, beh, potrei anche portarti al cinema, in fondo la macchina è fuori. Al ritorno, non credo sia strano, potrebbe scapparci anche un po’ di sano sesso.
Purtroppo io lo so che tu proprio non ci arrivi. La colazione a letto serve solo a svegliarti e a farti venire mille idee strampalate. Mi ingozzo con due cornetti, che lo so che mi porterai in quel localino al centro (48 minuti per trovare un parcheggio a rischio multa) dove fanno un brunch me-ra-vi-glio-so! Morirò di fame mentre sogno i cannelloni di mia madre e mentre tu organizzi un pomeriggio a vedere quella mostra che tutti stanno andando a vedere. Infatti ci troviamo proprio tutti: due ore di fila, due ore a guardare quadri incomprensibili. Bei colori, vero. Ma se volevo vedere dei bei colori mi bastava il catalogo della MiniOne. A quel punto è d’uopo (ma mi senti come parlo dopo due ore di mostra?) un cinemino d’essay. Un film francese. O coreano. O cingalese. O non lo so. Si torna a casa sempre più tardi. Per fortuna riesco a svicolare dalla raffinata enoteca dove un tizio vorrebbe spiegarmi che con quel vino che ho scelto a caso ci va solo quel formaggio con la muffa. Rincasiamo, per fortuna. Tu non la smetti di parlare. Vorresti fare l’amore. Ma io voglio andare a letto. Domani, per non rimanere tagliato fuori da qualsiasi discussione, mi toccherà svegliarmi un’ora prima e studiare la gazzettadellosport.
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15/10/05
:: by :: lisagialla
team moss\4
kate c'è.
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14/10/05
:: by :: moni
la banda dei fantascopabili
si parla ovviamente di "romanzo criminale". il copyright e' di una mia amica particolarmente colorita (per la quale Adriano Giannini e' ad esempio una "chiavata spaziale"), ma per me di fantascopabile c'e' solo santamaria il dandy.
ora i soliti noti diranno che ho un debole per gli uomini stronzi e anche un po' viscidi.
ma chi se ne frega. qui si tratta di un innamoramento misto adolescenzial-spaziale (v.sopra), mica dell'uomo della mia vita.
Da oggi aperitivo al Freni&Frizioni a Trastevere. Gira voce che ce bazzichi spesso il dandy.
PS: dimenticavo...: e' un film sopra la media, ma da qui a gridare al capolavoro d'azione ne passa. e poi io non perdonero' mai a placido e accorsi "ovunque sei", qualunque cosa facciano in futuro. sono categorica, che ci posso fare.
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12/10/05
:: by :: SuperBimba
Api, fiori and beyond
Ecco, a volte fare il giornalista non è facile. Quando si toccano temi troppo tecnici, devi utilizzare termini semplici e linguaggio piano, per chi non è preparato in materia. Col rischio di banalizzare, facendo imbestialire gli esperti, che non ne vogliono sapere di divulgazione... Insomma, pensate a me, questa mattina, in un momento di grande difficoltà:
nonna di essebì: ma scusa, spiegami, quindi, questo Lapo... è un trans?
essebì: ...
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11/10/05
:: by :: lisagialla
wardrobe dysfunction
voi sapete. non posso continuare a vivere così, alla mia età. non vedo ragazze piangere a ogni angolo di strada, non sento strilli rispondere ai miei improperi dall'altra parte del cortile; avete sguardi quieti: voi sapete. invece, niente di quello che ho sembra funzionare. niente di quello che penso pare risolvere. il blog è conoscenza condivisa e voi sapete. stamattina, davanti alle ante spalancate dei miei quattro armadi, io ho pianto. ma voi sapete. voi sapete cosa diavolo devo comprare - adesso - per riuscire a vestirmi con decoro ogni maledetto giorno di questa dannata stagione.
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10/10/05
:: by :: SuperBimba
Meno calorie, più talk show
eh, sono passati i tempi in cui potevo mettere nel caffè tutto lo zucchero che volevo
mah, nella mia vita io non ho mai potuto
in che senso?
nel senso che sono in dieta da una vita
ma che dici? sei magrissima...
Trattasi di bugia innocente ma detta nel modo giusto, sono tutt'altro che magrissima, sono una di quelle che se respira una volta più del dovuto assorbe calorie dall'atmosfera e non entra più nella quarantadue (perché mio malgrado il mio corpo vorrebbe essere una quarantaquattro). Ma la bugia sorridente fa iniziare bene la giornata. E quella giornata è finita qui, canale ottocentodiciassette di Sky, da vedersi questa sera alle 23. O da scaricare domani direttamente dal sito. Perdonate le idiozie che sentirete da parte mia, ma essendo in compagnia di autentici esperti... ho cercato di compensare con molti sorrisi.
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:: by :: lisagialla
team elkann
che siamo tantissimi.
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:: by :: lisagialla
team moss\3
the motorcycle diaries. [una mail nel cuore della notte]
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:: by :: Achille
O si stava parlando d'altro?
Sulla prima pagina di Repubblica di oggi, leggo che il Papa ha dichiarato "Cattolici, non dovete nascondere la vostra fede".
Finalmente, penso, era ora che qualcuno tuonasse contro il malcostume degli uomini sposati, concorrenti sleali per lui e giocatori scorretti con lei.
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:: by :: lisagialla
team epidural
Dietro un grande uomo c’è sempre una grande donna, dietro le spalle di Tom Cruise non poteva che svettare Katie Holmes. nulla esiste se non c'è la maglietta. questa settimana, su left wing.
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08/10/05
:: by :: SuperBimba
Post-it®
Attaccato alla mia scrivania, dopo una telefonata particolarmente sgradevole: ricordarsi che, nonostante le apparenze, P. è un orrido stronzo. mandarlo affanculo almeno una volta alla settimana.
E' che sono troppo buona.
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07/10/05
:: by :: lisagialla
drastica
al gentiluomo che stamattina alle sei:quarantacinque ha attraversato corso vercelli alla sobria velocità di trecento chilometri orari, rovesciandomi addosso una pozza d'acqua che si è dispersa su tutto il viso e - soprattutto - sull'impermeabile sotto forma di mascara ultrafondente, rendendomi dalmata, auguro soltanto di vivere ogni esperienza da qui all'eternità, come automobilista e come uomo, intirizzito sotto una fitta gelida inarrestabile pioggia torrenziale. sporca.
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05/10/05
:: by :: lisagialla
quello che siamo, quello che vogliamo
- blogger. scriviamo di scandali, accessori e altri argomenti capitali. non fatevi cogliere impreparati, non sentitevi neanche obbligati a commentare che eleganza, che stile, che arguzia: lo sappiamo già. quella borsa recapitata a domicilio, invece, non ha prezzo.
- tolleranti. completamente concentrate sulla campagna citizen kate, in questo momento, stiamo valutando con serietà l'ipotesi di non mettere più piede in un negozio burberry. non è necessario che vi consideriate coinvolti.
- in bancarotta. la storia del fascino acqua e sapone, una buona volta: lasciate perdere. non esistono ragazze semplici dopo i sedici anni. esistono sublimatori di luminosità, gloss trasparenti, spume bed hair e golfini di cachemire finto-dimesso. dissimulate consapevolezza.
- vanitose. vogliamo essere rimorchiate, qualunque sia lo stato civile. abbiamo aperto un blog per mostrare al mondo l'eleganza, lo stile, l'arguzia. le borse, anche. adulateci via email: è più discreto. o sul biglietto di accompagnamento alla borsa.
- parche. quando tiriamo fuori le sette fette di bresaola dal frigorifero, per esempio, siete invitati a non proferire verbo. 'ma dai che stai benissimo, ho visto le foto su flickr' sottolinea la nostra condizione di nutrizionalmente impossibilitate. noi mangiamo bresaola - sette fette - perché è buona. eccellente.
- dichiaratamente depilate. mostrate di gradire. coi fatti.
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04/10/05
:: by :: Achille
Può darsi che io non sappia cosa dico
I soliti malpensanti non hanno dubbi: se leggi un blog tenuto da una donna te la vuoi rimorchiare. Non cercate di convincerli del contrario (dovreste prima convincerli che uno non tiene un blog per cercare di diventare ricco e famoso), se la pensano così è perché loro si comportano così. E mentre voi tenterete di argomentare e di spiegare, loro vi ascolteranno distratti mentre stanno ravanando nei photoblog alla ricerca di una faccia caruccia o lasciando raffinatissime trappole tra i commenti (“chissà cosa ne pensa il tuo fidanzato…” “ah, come, non sei fidanzata?”)
Passate oltre, tanto voi lo sapete perché frequentate i blog tenuti dalle donne, e lo so anche io.
Lo sappiamo bene per quale motivo abbiamo passato ore nei pomeriggi dopo la scuola ad ascoltare le lagne della compagna di classe e ad offrirle disinteressate spalle su cui piangere. Sappiamo perché, un po’ più grandi, abbiamo impegnato preziose serate libere a guardare melense e prevedibili commedie sentimentali. E sappiamo anche perché ogni tanto ci presentiamo in edicola e, con l’aria disinvolta di un novello Woody Allen, tra una gazzettadellosport e un quattroruote chiediamo distrattamente un giornale femminile, che avidamente leggiamo con la matita in mano.
Lo sappiamo bene noi, che l’amore arriva quando arriva, fregandosene di ogni tattica e di ogni strategia, mentre il difficile (e l’importante) è farsi trovare pronti.
Per questo, dopo anni di amiche, commedie e riviste, bazzichiamo con interesse i blog femminili. Che almeno non hanno paura di perderci, non hanno l’obbligo del lieto fine, non hanno un prezzo di copertina da giustificare.
Fosse la volta buona che impariamo qualcosa, di queste benedette donne.
E lo so, ora voi mi direte: quindi che ci facciamo con i tuoi post, inutile e ingombrante uomo. Compagni, amici, blogger. Io sono qui per stuzzicare. Poi tutti a studiare bene nei commenti.
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03/10/05
:: by :: lisagialla
team moss
Il 10 Novembre sarà disponibile nei negozi H&M la collezione Autunno/Inverno disegnata da Stella McCartney. Dopo l’esperienza con Karl Lagerfeld, guru per Fendi e Chanel, quest’anno i modelli di punta della catena svedese – l’Ikea dell’abbigliamento, se solo permettessero di rifinire a casa gli orli e attaccare bottoni – sono stati affidati alla stilista inglese e noi, ragazze di mondo, progettavamo di prendere la mattinata libera e approfittare della prima scelta. Forse il programma è da ripensare. respect for being kate moss. questa settimana, su left wing. [continua]
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:: by :: la eli
Series?
E' uscito in edicola, ormai da qualche giorno, Series, la rivista per gli appassionati delle serie tv. Come resistere? Un'occhiata in alto a destra testimonia che a noi le serie tv piacciono (per usare un eufemismo).
E' stata, dal mio punto di vista, una totale delusione: imprecisioni, lacune, anticipazioni indesiderate [1] nonostante l'apposita sezione "spoiler" e, piu' in generale, la quasi totale mancanza di vere informazioni, sostituite dalle opinioni degli autori (non discuto, interessanti, magari a complemento di qualche dato piu' concreto).
Qualche esempio: nella sezione DVD, la didascalia di Friends inizia con "Un attico al centro di Manhattan" (non so come continui, non sono riuscita a proseguire). Il paragrafo sulla prima stagione di "Vita da strega" non riporta il fatto che sui 36 episodi solo 10 hanno il doppiaggio italiano (capisco che per i puristi cio' non sia fondamentale, ma mi pare pur sempre un dato importante). Non c'e' un prezzo, neanche indicativo, ne' qualche indicazione sui siti per gli acquisti online.
Molti nomi noti, qualche articolo interessante, ma poca sostanza. Anche considerato che se voglio leggere l'opinione di qualcuno, ho gia' il mio critico televisivo di riferimento, di gran lunga piu' piacevole e autorevole.
[1] la pagina su Desperate Housewives da' per scontato che tutti abbiano seguito la prima stagione sul satellite, chi la segue sulla Rai si trova parecchie notizie su episodi non ancora trasmessi.
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