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Il giallino del mese |
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27/02/06
:: by :: lisagialla
winter wonderland
Ci sono coppie che non possono essere felici. Perfettamente sincroni fino a un attimo prima, crollano all’improvviso. lustrini, struggimenti e una licenza poetica. questa settimana, su left wing.
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:: by :: jason
Aspettando il Festivàl
E in quanto a te so solo che se ti vedessi
Sarei più stronzo di ciò che ti aspettassi
(il buon Tiziano Ferro¹)
Il rito comincia con l'acquisto di TV Sorrisi e Canzoni e la lettura dei testi. Poi si preparano i foglietti per votare le canzoni.
Alex Britti è una certezza per quel che riguarda gli incipit: quest'anno ci delizia con
Una cioccolata in piu' mi ricorda che ci sei Poi sara' un blues e gli perdonero' qualunque delirio linguistico. La canzone di Dolcenera - vincitrice annunciata? - ha un titolo che sa di Venditti. Si strappera' le corde vocali come al solito e non escludo mi possa emozionare oltremisura. Dovrei vergognarmene sulla fiducia?
Gianluca Grignani pare puntare molto anche sul testo.
Quelli come noi, noi che non siamo degli eroi [...]
Perché siam liberi di sognare noi figli dell'alba che... Trent'anni di rock italiano ringraziano per la fiducia loro accordata.
Noa, Carlo Fava & Solis String Quartet (Natale con i tuoi, Sanremo con chi vuoi) si chiedono
Come fa la tua pelle a sapere di pesca
per tutta la settimana La risposta e' nel mio bagno. Povia si presenta con l'aviaria e so gia' che vorro' impallinarlo non appena cantera' vorrei avere il becco per accontentarmi delle tue briciole. Ad Anna Tatangelo la canzone l'hanno scritta Mogol e Gigi d'Alessio. Scoprite l'intruso.
Essere una donna
non vuol dire riempire solo una minigonna [...]
Essere una donna e' di piu', di piu', di piu', di piu' Qualcuno ha detto Sabrina Salerno e Jo Squillo?
Tutto questo per dire che come ogni anno, cascasse il mondo, qui il Festival lo si guarda con passione. Forse rimpiangero' le sgrammaticature di Tiziano Ferro, e le mie speranze sono riposte in Alex Britti, Dolcenera e Luca Dirisio (sic). Tutto un programma.
¹ Con dedica ad Auro, non ci siamo dimenticati di te.
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26/02/06
:: by :: la eli
la verita' e' che mi servirebbe una moglie
Dopo tre settimane di marito malato (e chi ha convissuto con un uomo sa di cosa parlo), ciliegina sulla torta: la festa di compleanno di mia figlia. Niente di eccessivo, una mezza dozzina di bambine, torta, palloncini, regalini per le partecipanti e via dicendo. Di solito mi dimentico sempre qualcosa di fondamentale, stavolta invece mi preparo per tempo, compro tutto quello che serve, organizzo mentalmente la scaletta delle operazioni e via. Sono pronta. Per le ospiti ho comprato delle primule, le confeziono amorevolmente per non spargere terra dappertutto e le preparo in bella vista ma fuori dalla portata del gatto. La casa e' quasi in ordine e quasi pulita (non guardate sotto il tappeto). La torta e' perfetta, comincio a montare la panna e lo sbattitore si inceppa, riparte, si riferma. Gia' da tempo mostrava qualche segno di cedimento, oggi pero' sembra non ci sia verso. Ah, ecco, sembrava troppo bello per essere vero. In qualche modo il marito rimedia (*), la panna e' salva. Le ospiti arrivano, i vicini migrano verso climi piu' silenziosi. Sembrano divertirsi, per fortuna. Giocano a nascondino (vi prego, non sotto il tappeto), cantano, ballano. Si placano un po' per il rinfresco e tornano in cameretta. E qui comincia la tragedia: si annoiano. Nel clima concitato delle ultime settimane ho pensato a tutto ma non a come intrattenerle. Speravo, chissa' perche', che sei bambine di nove/dieci anni sapessero giocare anche senza la guida di un adulto, invece pare di no. Una propone un gioco e una dice di no. Un'altra propone qualcos'altro ma non va bene ancora. Mio figlio e io interveniamo e le facciamo giocare un'ultima mezzora finche' cominciano ad arrivare le mamme. Uscendo, una delle bambine dice a mia figlia, in disparte: e' stata proprio una brutta festa, mi sono annoiata. Lei me lo riferira' poco dopo, con le lacrime agli occhi. Come sempre mi sembra di non aver fatto abbastanza. Avrei dovuto organizzare giochi, vestirmi da clown, fare salti mortali. E magari non sarebbe bastato comunque o sarei stata considerata invadente. Non so. So solo che sono proprio depressa, stanca morta e delusa. Un bel pomeriggio rovinato per la frase di una decenne. Forse esagero, ma non credo di poter affrontare la pre-adolescenza e l'adolescenza dei miei figli, sto cominciando ora a riprendermi dalle mie.
Le primule sono ancora li' in bella vista. Ce le siamo completamente dimenticate.
(*) durante la mia assenza. io nel frattempo battevo il record di velocita' in "salto al centro commerciale piu' vicino" per dotarmi di frusta elettrica nuova (per la panna, non per le bambine).
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25/02/06
:: by :: lisagialla
ha nevicato l'innevicabile
è vivo - su eurosport - e spiega lo slalom, l'olimpiade e tutto quanto. non ha specificato se possiamo fidanzarci, ma torna per la seconda manche.
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22/02/06
:: by :: lisagialla
sienna a chiazze
santo cielo, è da stamattina che devo metterlo qui.
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19/02/06
:: by :: lisagialla
inquietudini olimpiche
che fine ha fatto bruno gattai?
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13/02/06
:: by :: lisagialla
with enough courage, you can do without a reputation.
Non c'entra niente con Bridget Jones. cuori infranti, cappellini e testa grossa. questa settimana, su left wing.
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12/02/06
:: by :: SuperBimba
I'm on fire
Necessiterei colonna sonora appropriata per fase presente della mia vita, ritenendo al momento non avere nulla di abbastanza buono da ascoltare. Per darvi qualche suggerimento sul mio umore, bastivi sapere che distraendomi un po' troppo durante una telefonata sono riuscita a dare fuoco a un paio di pantaloni. Fiamme vere, eh.
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07/02/06
:: by :: lisagialla
7/31 - the lady don't mind
prontuario minimo di buona creanza:- last time she jumped out the window, well, she only turned and smiled.
uscire di scena da diva: sorridere, ringraziare. in ogni caso, è stato un pubblico meraviglioso.
- you might think she would say something, but you'd have to wait a while.
limitare le spiegazioni all'indispensabile: far credere di non aver certo voluto intendere questo - ma figurati! - è sbarazzino; fingere un'amnesia inelegante e, dopo i trent'anni, poco lusinghiero.
- she floats by whenever she wants to, well, there she goes again.
rimanere in rapporti di cortesia, anche dopo la più riuscita delle crisi isteriche. ricordarsi degli auguri di compleanno, almeno per un paio d'anni: sarebbe ingeneroso permettere di venire dimenticate.
- I'm not lost but I don't know where I am. I got a question.
non rifiutare il confronto. se le domande sono ingegnose, specializzarsi in risposte vacue partecipate con affetto.
- she says love is not what she's after, but everybody knows.
gestire i tradimenti, propri e altrui, con estrema oculatezza.
- each time she looks in the mirror well, she lets her feelings show.
se necessario, piangere. ma solo a casa, dopo essersi struccate.
- she likes to say what she's feeling. hey, did I get a big surprise.
esercitarsi, anche da sole, nell'arte dell'incoerenza. ogni capovolgimento di colpe deve essere tanto pittoresco da non tollerare alcuna richiesta di spiegazioni.
- come on, come on. she says anything. who knows, who knows what she's thinking.
concentrare l'attenzione sull'obiettivo di lungo termine. eleggere un confidente e dichiarare esplicitamente l'intenzione. dopo tutti questi saliscendi, potrebbe sorgere la necessità di un ripasso veloce.
- well, the lady don't mind. no, no, no, the lady don't mind.
mai fermarsi a metà di un intervento a cuore aperto.
- she just turns around and dissappears, I kinda like that style.
procurarsi un set di valigie di lusso e un cappellino nuovo. cambiare città. [1 - 2 - 3 - 4 - 5 - 6]
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06/02/06
:: by :: lisagialla
brand new
A quelli – e ce ne saranno – che verranno a raccontarvi di quanto Keira Knightley sia, oltre che una bellezza mozzafiato, perfetta per la parte in Orgoglio e pregiudizio, siete autorizzati a rispondere col sorriso di commiserazione che si riserva a chi proprio non sa, non è che non capisce. pregiudizi, orgogli e quadrettoni. questa settimana, sul fiammante ipotetico leftwing.
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05/02/06
:: by :: SuperBimba
Pesci rossi, magliette rosse
L. mi chiama e quando mi chiama sono istantaneamente contenta. L. è una delle poche persone di cui so di potermi fidare ciecamente. L. non si arrabbia se quando potremmo vederci le tiro il pacco per una presenza maschile perché è contenta se poi possiamo raccontarci tutto e non è come quelle che credi che sono amiche ma si divertono di più quando poi ti possono consolare perché era un bastardo e non ti meritava. Anzi, mi aiuta con le mollichine di pane restando al telefono con me se devo allontanarmi da casa sua e ritornare tutta intera, vai dritta venti metri giri a destra, mi ha detto vai dritta venti metri giri a destra, allora vai dritta venti metri giri a destra hai fatto venti metri? hai girato a destra? chiave lunga portone chiave tonda porta di casa?.
A L. piace il suo capo. Cioè, le piace tanto tanto talmente tanto che si fa dei trip erotici pazzeschi mentre lo vede lavorare e riesce a trovare eccitanti nelle sue mani persino gli strumenti chirurgici (L. non fa la giornalista).
L. mi chiama e mi racconta che ha sognato che in chat mi abbordava il figlio del suo capo, solo che il figlio del suo capo ha otto anni e quindi nel sogno era un po' combattuta se avvisare o no il capo delle abitudini precoci del bambino. Qualche notte fa, L. ha sognato che mentre si lavava i capelli nel lavandino arrivavano il capo e il figlio di otto anni, riempivano la vasca, ci versavano dei pesciolini rossi dai sacchetti del luna park e lui insegnava al figlio a pescare. L. era un po' seccata perché voleva farsi un bagno.
L. mi chiama e la aggiorno sugli ultimi pettegolezzi. Della collega che mi racconta che me la sono scampata bella, con quel tizio dell'altra volta, quello giovane giovane, perché è uno stronzo maschilista che tratta malissimo la tizia che ha preferito a me. E che non gli tira e la costringe a guardare porno su porno per arrivare al dunque. E lei non ha nemmeno il senso dell'umorismo della mia amica F., che all'ennesimo con le fobie sessuali voleva regalare la maglietta della sfida degli Amici di Maria de Filippi.
Grandi e numerose riflessioni sull'atto del confidarsi e ciò che ne consegue. Di quanto è prezioso avere amiche come L.. Che se anche io dico in giro la storia dei sogni assurdi sul suo capo, da queste parti non la conosce nessuno.
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04/02/06
:: by :: lisagialla
she comes in colors
il signore distinto che mi trucca, in via del tutto promozionale, stabilisce che il mascara dobbiamo prenderlo - noi - così e così, acciocché allunghi, fortifichi, curvi e soprattutto metta in risalto il verde degli occhi. il che? il verde. degli occhi, sì. chissà di chi, mi chiedo, e tuttavia sorrido e obbedisco. fa la conta dei pezzi - il signore - e lo vedo che gongola, neanche troppo distinto. pensare che stamattina avevo soltanto bisogno di un idratante nuovo per la primavera, beata incoscienza. poi usciamo - io, il mio verde e una serie di scatoline inutili che non userò mai. quando più tardi saluto un'amica, lei mi guarda in faccia con estrema attenzione: se ne è accorta, è evidente. allora? allora?
hai l'aria stanca, dice.
sarà tutto quel verde degli occhi. magari mi sbatte un po'.
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03/02/06
:: by :: lisagialla
some like it haute
il libro.
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